giovedì 25 settembre 2008

STORIE


( Brevi cenni di memoria estrapolati dal libro “Frammenti di vita” dell’autore Cosimo Avigliano Senior nato ad Eboli il 14 Gennaio 1931 )

“ERMICE NEI RICORDI”
Riuscii, finalmente, a portare mio nipote Mauro in uno dei luoghi della mia fanciullezza, era ansioso di fare toccare con mano, a questo veneto dodicenne, le sensazioni provate dal nostro grande poeta Felice Cuomo quando compose la poesia “ A funtanella e l’Ermice”.
Giunti che fummo al vecchio mulino ci fermammo e gli spiegai come questo funzionasse negli anni trenta, ciò che più mi sorprese fu la curiosità dimostrata dal mio piccolo erede. Proseguendo, pensai a che compagno fosse questo Mauro, mi stava dando la possibilità, forse l’ultima, di rivisitare quei luoghi a me tanto cari, gli dovevo davvero tanto. Durante il cammino, fummo attratti da alcuni alberi di noce, nocciole e caki, ma, ancora di più, dal un vecchio arco a tutto sesto ancora in bella evidenza tra lo spettacolo della natura. Mauro mi invitava a proseguire, sembrava entusiasta almeno quanto me, gli feci sentire il “tonfo” di una pietra lanciata in un piccolo laghetto, cercai di dissuaderlo nel proseguire per via di alcune zone difficili da percorrere, ma lui, il piccolo veneto con sangue ebolitano, mi rassicurò e puntò dritto verso altri spettacolari particolari di quel bellissimo luogo che era l’Ermice.
Quando facemmo ritorno a casa, mia moglie mi fece notare di aver portato Mauro in un posto tristemente noto per varie disavventure accadute in un lontano passato, ma quando sentimmo, nell’altra stanza, le risate di mia figlia che si divertiva ad ascoltare i racconti di suo figlio in uno strano veneto\ebolitano…… in quel momento mi resi conto di che grande opera di bravo nonno mi ero reso protagonista!

Cosimo Avigliano Senior

LABORATORIO ESPRESSIVO “ LA BOTTEGA DELL’ARTISTA”.

Forse non tutti sanno che ad Eboli, ebbene si, anche ad Eboli, esistono persone in grado di affrontare l’impervio cammino dell’arte e, nel mezzo del cammin di loro carriera, riescono anche a raggiungere dei risultati…..
L’artista al quale vogliamo rendere giustizia, questa volta, ha orientato i suoi studi e le sue esperienze nel campo della recitazione e del linguaggio creativo.
Stiamo parlando del simpaticissimo, nonché bravissimo, Gino Ciaglia, uno di quei ragazzi ebolitani che ha sempre creduto nelle sue qualità ed ha sempre lavorato per realizzare i suoi sogni. Gino, ha cominciato la sua carriera artistica impegnandosi nel cabaret, nel tempo, ha saputo migliorarsi sacrificandosi, ricercando metodi e stili da emulare, ha firmato commedie teatrali, interpretato svariati personaggi, studiando e sviluppando quella indispensabile autostima senza la quale nulla è raggiungibile.
Oggi la nuova frontiera di Gino Ciaglia si chiama “ La bottega degli artisti”, un laboratorio esplicitamente riservato ai minori dai 6 ai 13 anni, una vera e propria scuola delle arti nella quale il nostro validissimo concittadino, coadiuvato da altri professionisti del settore, saranno lieti di insegnare a ragazzi e ragazze tutti i trucchi del mestiere per formarli ed inserirli, magari, nel mondo dello spettacolo.
Il corso sarà di durata triennale con cadenza bisettimanale ed avrà le iscrizioni a numero chiuso, le richieste sono state avviate il 30 settembre 2008 al tel. 339 88 22 769 oppure al 320 72 17 146
Le discipline alle quali che si potranno studiare sono le seguenti: metodo lettura veloce – scrittura creativa – improvvisazione – recitazione – educazione corporea – canto – danza – educazione alla voce – storia del teatro – ecc, ecc.
Insomma, Gino Ciaglia si è voluto, ancora una volta, mettersi in discussione offrendo la sua competenza, adesso tocca agli ebolitani comprendere il valore della sua offerta e affidare i propri figli alle sue sapienti mani per sperare in un futuro artista tra le mura di casa.

Cosimo Avigliano

I 4 PASSI.... : SERRACAPILLI

4 passi nel silenzio della natura, quella natura poi trasformata dalla mano saggia dell’uomo che in essa ricava il pane per la sua vecchiaia. Chiunque pensa alla nostra realtà cittadina, spesso (troppo spesso) dimentica una delle zone in cui la dimensione lavorativa ha il suo più alto risalto. Sto parlando di Serracapilli, la zona Agricola cittadina. Niente a confronto del Centro Storico o del Rione Paterno, penserete! Errore, a mio avviso. Penso che la pienezza della dimensione umana si risalti nell’onestà del lavoro. E in questa zona vi giuro che non vedo nessuno con la fronte asciutta e gli abiti puliti. È dura la realtà contadina, e gli abitanti di questa zona lo sanno sicuramente meglio di me, che dal basso della mia esperienza posso solo raccontare il sudore presente sul volto di mio padre che qui coltiva un piccolo appezzamento che comunque gli costa tanta fatica.
Allora vi lascio immaginare la fatica provata da coloro che per la terra spendono tutta la loro vita, senza riposo, senza mai trovare una pensione e troppo spesso senza gratificazione.
D’altra parte noi, gente di città, spesso non riusciamo a guardare oltre al nostro mondo che è lontano solo 4 km da quell’ universo fatto di lavoro, in cui non ci sono giorni di festa.


AMEDEO FINE

L'AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE: LA LENTEZZA E LA ROTATORIA


Quando si fa sera, in queste strade, fra gli spigoli e le strettoie, nei nidi d'uccello sotto i cornicioni e dietro le tende delle finestre chiuse, negli sbalzi delle pietre fra la strada e il marciapiede, nel fruscio del vento fresco di settembre, riconosco la mia vecchia culla d'infanzia, riconosco i miei vecchi amici di strada, riconosco la mia città.
Quella stessa città che muta, che si evolve, cresce, lotta. Quella stessa città che costruisce palazzi nuovi, e strutture e strade. E nuove rotatorie. Ecco, fermiamoci su queste ultime. In una società sempre in corsa, tutto è più veloce: la vita, le ore, gli impegni, gli amori...tutto ma non i cantieri. Loro si godono il dolce ozio della lentezza, e se la lentezza è una virtù da contemplare, concordando con Kundera, di certo non lo è tale in merito ai cantieri sulle strade. Quelli sì che dovrebbero essere veloci, dalla sera alla mattina, sgomberando presto le strade da birilli e riempendole invece di segnalazioni che allarmino gli automobilisti. Purtroppo non sempre è così e la lentezza imprigiona ciò che dovrebbe essere veloce, la velocità inghiotte tutto il resto. Anche la vita. Quella rotatoria, da poco conclusa, al principio della tangenziale, ne è l'emblema. Per quanti giorni è rimasta lì, senza segnaletiche opportune, a metà dei lavori! E chi arrivava da sud si trovava a scalare dalla quinta marcia alla seconda, improvvisamente. Altri, capendoci poco, la superavano facendo il giro contromano. Altri ancora, non capendoci nulla, la attraversavano di tronco, salendo sulle pietre ed entrandole dentro. Ogni giorno era possibile notare i segni di auto che avevano scavalcato quel giardino rotondo. Perché senza avvisi, o con segnali poco efficaci, ti trovi in difficoltà a girarla. Chi non c'è riuscito ci ha lasciato la pelle. Chi l'ha scansata alla bene e meglio ha avuto solo un brivido veloce, di quelli che provi sulle montagne russe, dove curve e discese vertiginose non te le preannuncia nessuno.
Adesso che quella rotatoria è terminata, anche la segnaletica è molto più chiara. E di auto che la sorvolano non se ne vedono più. Ma sono stati lenti a terminarla. Troppo lenti!

Giuseppe Avigliano

EBOLI DIVA ALLA 45° EDIZIONE DELLA FIERA CAMPIONARIA


Come un cucciolo disorientato, ma che dimostra già chiari segnali di orgoglio e determinazione, così, senza troppo clamore, con discrezione e serietà, ha avuto inizio lo svezzamento del progetto Eboli Diva nella società ebolitana. Quale occasione migliore sarebbe stata opportuna se non i bagliori del più classico degli appuntamenti pubblici di Eboli; la Fiera Campionaria?
Una 45° edizione nel segno della ripresa per questa grande manifestazione cittadina, un esasperato lavoro organizzativo mirato a dare nuova linfa e far ritornare ai fausti di un tempo la nostra cara Fiera campionaria. Onore ai responsabili della Multiservice ed a chi ha creduto in questo nuovo corso, dunque, onore a chi ha avuto il coraggio di credere ad un serio progetto di riqualifica che, di certo, garantirà ulteriori margini di miglioramento nelle prossime edizioni.
In tutto questo, anche Eboli Diva ha trovato un suo piccolo spazio, grazie alla disponibilità del Giornale di Eboli, al quale saremo sempre riconoscenti, abbiamo cominciato ad assaporare il gusto degli appuntamenti pubblici della nostra amata diva……

Cosimo Avigliano

PROGETTO SOCIO/CULTURALE EBOLI DIVA

CARATTERISTICHE PRINCIPALI:

IL PROGETTO SI PONE COME OBBIETTIVO PRIMARIO E PRINCIPALE LA RIQUALIFICAZIONE DEL SENSO DI APPARTENENZA DEGLI EBOLITANI CHE DA TROPPO TEMPO SEMBRA ESSERSI ASSOPITO.
LA CITTA’ DI EBOLI CORRISPONDE DA SEMPRE A SINONIMO DI CULTURA ED IMPEGNO SOCIALE, CARATTERISTICHE, QUESTE CHE FANNO DELL’EBOLITANO UN ESEMPIO DI CREATIVITA’ ED ALTRUISMO.
NEGLI ULTIMI ANNI L’ENORME DOTE ARTISTICA, IDEOLOGICA E MORALE DEI CITTADINI EBOLITANI SEMBRA ESSERSI SMARRITA NEL LABIRINTO DI SENTIMENTI OSTILI CHE HANNO RALLENTATO LO SVILUPPO CULTURALE DELLA SOCIETA’, SENTIMENTI QUALI L’INVIDIA, L’ANTIPATIA, L’EGOISMO, L’OPPORTUNISMO ECC, ECC.
CREDIAMO FERMAMENTE AD UN INVERSIONE DI TENDENZA DEGLI EBOLITANI CHE POSSA BASARSI, APPUNTO, SU UN RILANCIO FORTE E DECISO DELL’IDENTITA’ TERRITORIALE, UNA DIMOSTRAZIONE DI APPARTENENZA CONVINTA E DECISA, UN ATTO DI AMORE SEMPLICE, QUASI IMPERCETTIBILE, MA CHE CON IL TEMPO E LA DEDIZIONE POTREBBE DAVVERO RAPPRESENTARE UNA SVOLTA.
EBOLI DIVA E’ UNA SCOMMESSA, UN’IDEA NATA DAL DESIDERIO DI DARE UN UMILE CONTRIBUTO ALLA RIVINCITA DI UNA CITTA’ CON UNA GRANDE STORIA DA RACCONTARE, UNA CITTA’ SEGNATA DA TROPPE DISTRAZIONI, UMILIATA DA UN PROGRESSIVO DISINTERESSE PER CIO’ CHE AVEVA COMINCIATO A LOGORARLA, EBOLI HA PAGATO E PAGA UNA SETE ESASPERATA DI SUCCESSO E POTERE DA PARTE DELLA SUA CLASSE DIRIGENTE, POTERE CHE NON POTEVA ESSERE RAGGIUNTO CONTINUANDO AD IMPEGNARSI NEI QUARTIERI, RENDENDO GIUSTIZIA AD OGNI INDIVIDUO CAPACE DI DISTINGUERSI, NON ERA CERTO LA QUOTIDIANETA’ A FAR CRESCERE IL POTERE, AI CITTADINI DI BASSO E MEDIO LIVELLO SOCIALE VENIVA CHIESTO NEINTE ALTRO CHE CONSNESO POLITICO, UNA VOLTA RAGGIUNTO IL POTERE, CI SI DIMENTICAVA DI OGNI PROMESSA E SI PONEVANO LE BASI PER IL PASSAGGIO SFERE MAGGIORI.
QUESTO PROGETTO VUOLE RIDARE VOCE ALLA STRADA, RIDARE LUSTRO ALLA FORZA DEGLI EBOLITANI ED ALLA BELLEZZA DELLA CITTA’, QUALSIASI CITTADINO DI EBOLI, IN QUALSIASI ATTIVITA’ O ARTE SI DISTINGUA, MERITA UNO SPAZIO NEI NOSTRI PENSIERI E TRA LE TANTE PAGINE DI GIORNALE CHE SAPREMO PRODURRE; ARTIGIANI, OPERAI, COMMERCIANTI, RAGAZZI IMPEGNATI IN ATTIVITA’ AGGREGATIVE, STUDENTI FORZATAMENTE EMIGRATI, QUESTO E TANTO ALTRO SARA’ EBOLI DIVA.
L’IDEA E’ QUELLA DI CREARE UNA SOLIDA RETE DI COLLABORAZIONI SUL TERRITORIO, UNA RETE CHE POTREBBE COMINCIARE AD INTRECCIARSI CON SEMPLICITA’ GRAZIE AGLI INVIATI DI QUARTIERE, RESIDENTI DI UNA ZONA CHE, PERIODICAMENTE E SENZA SFORZI, SI IMPEGNERANNO AD INFORMARE, TRAMITE SPECIFICI ARTICOLI DA PUBBLICARE IN EBOLI DIVA, GLI EVENTUALI LETTORI SU INIZIATIVE, MANIFESTAZIONI, PROBLEMATICHE INERENTI AL MEDESIMO QUARTIERE.
NON SOLO QUESTO, PERO’, LE COLLABORAZIONI, INFATTI, POTRANNO RAMIFICARSI SU PIU’ ARGOMENTAZIONI, RUBRICHE COME “ I QUATTRO PASSI”,
( IMPRESSIONI PERSONALI SCATURITE IN UNA PASSEGGIATA NEI VICOLI DI UN QUARTIERE), “ STORIE” ( RACCONTI DAL PASSATO), PROTAGONISTI (INTROSPETTIVA SULL’IMPEGNO E LA DETERMINAZIONE DI ALCUNI EBOLITANI), ECC, ECC.
MA IL PROGETTO, OVVIEMENTE, NON PUO’ E NON DEVE BASARSI SU ALCUNE PAGINE DI GIORNALE, ANCHE SE INTERESSANTE, SAREBBE DELETERIO E LIMITATO, EBOLI DIVA HA BEN ALTRE PROSPETTIVE, L’IMPEGNO PER LA CITTA’ DEVE ESSERE INTESO COME SERIO CONTRIBUTO AD ACCELLERARE LE DINAMICHE DI CRESCITA SOCIALE DEL TERRITORIO, DOPO IL NATURALE RODAGGIO CHE AVRA’, COMUNQUE, LA FUNZIONE DI COMINCIARE A FORMARE QUELLA SOLIDA E FONDAMENTALE RETE DI COLLABORAZIONI, EBOLI DIVA SARA’ ATTIVA E VISIBILE SUL TERRITORIO, GRADUALMENTE, SENZA FORZATURE, SI CREERANNO PRESIDI ITINERANTI CHE PORTERANNO IL PROGETTO NEI QUARTIERI, CI RIVOLGEREMO AI COMITATI DI QUARTIERE PER DISCUTERE DI TANTE IDEE DA RENDERE ATTUABILI, SI CERCHERA’ DI SOSTENERE IL RILANCIO DI TRADIZIONI POPOLARI ORMAI DIMENTICATE, SI AVVIERANNO, LADDOVE CI SARANNO LE PREMESSE, PERCORSI DI SOLIDARIETA’, SARANNO CONVOCATI TAVOLI DI LAVORO NEI QUALI UN UNICO ORDINE DEL GIORNO POTRA’ ESSERE DISCUSSO; PORTARE LA NOSTRA CITTA’ IN QUELLA DIMENSIONE CHE PIU’ LE APPARTIENE E LIBERARLA DA QUESTA ORRENDA QUOTIDIANETA’ FATTA DI CRONACA E CONFUSIONE.
TRA I VARI PROGETTI IN CANTIERE CI SONO:
1) CARRELLO DELLA SOLIDARIETA’ = SUPERMERCATO PERMETTE ISTITUZIONE CARRELLO PER DONAZIONI = SI ADOTTA, COSI’, ALMENO UN NUCLEO FAMILIARE CON CONSEGNE DELLA MERCE SETTIMANNALE O MENSILE.

2) RIPRENDERE TRADIZIONE FUCANOLI SAN GIUSEPPE INCONTRANDO I COMITATI QUARTIERE E CONCORDANDO CON LORO UN IMPEGNO A CREARE UN AMBIENTE DI FESTA INTORNO AL FUOCO ACCESO DAI RAFAZZI CON MUSICA, CANTI POPOLARI, BANCARELLE ED ALTRO.

3) ADOTTARE UN GRUPPO DI RAGAZZI CHE INIZIANO A FARE MUSICA FIRMANDO UNO PSEUDO CONTRATTO CHE GLI GARANTISCA ALCUNI MESI DI PROVE GRATUITE PRESSO LA SALA PROVE COMUNALE E LA REGISTRAZIONE FINALE DI UN LORO CD PRESSO LO STUDIO DI REGISTRAZIONE TOMATO’S. TALE INIZIATIVA COMPORTEREBBE UN MINIMO DI SPESE PER GLI EVENTUALI SPONSOR CHE AVREBBERO COME RITORNO, PERO’, LA PUBBLICITA’ PRODOTTA DALL’INIZIATIVA E LA GIUSTA SIMPATIA DEI LETTORI DEL GIORNALE.

4) TANTI ALTRI PROGETTI SONO ANCORA IN CANTIERE.



EBOLI DIVA HA TROVATO UNA SERIA E FONDAMENTALE DISPONIBILITA’ DA PARTE DEL GIORNALE DI EBOLI, IL PROGETTO SARA’ SEMPRE RICONOSCENTE AI RESPONSABILI DEL GIORNALE DI EBOLI PER IL SOSTEGNO, LA COMPRENSIONE E L’IMPORTANTISSIMO BAGAGLIO PROFESSIONALE CON IL QUALE LO HA ACCOLTO.

UN UNICO PROGETTO: IL RISVEGLIO DELL’IDENTITA’


Non potevamo certo illuderci che bastassero poche righe di un articolo per presentare ai lettori tutte le articolazioni di un idea bella ed interessante quale vuole essere il progetto “Eboli Diva”, la curiosità e l’interesse dei tanti lettori del giornale di Eboli meritano un impegno maggiore a dare un volto definito a questa nuova creatura che abbiamo il piacere di proporre.
La nostra iniziativa, come si evince dal nome, sarà volutamente concentrata sulle dinamiche, i personaggi, le curiosità e tutto ciò che riguarderà il territorio di Eboli, l’obbligo sarà quello di intercettare tutti gli umori e le caratteristiche della nostra società.
Tutto ciò, ed è questa la vera diversificazione da altri canali di comunicazione locale, rivolgendoci soprattutto alla strada, a quella presunta normalità quotidiana che, ne siamo certi, meriterebbe almeno un minimo riconoscimento per gli sforzi con i quali riesce a dare un serio contributo alla città e l’umiltà con la quale affronta ogni giornata.
Una normalità rappresentata da gente comune, da preziosi artigiani, da semplici lavoratori, da commercianti, giovani, studenti, ecc, ecc.
Eboli Diva dovrà essere un progetto semplice, ma ambizioso, capace di compiere un passo alla volta senza mai fermarsi, un intervento sociale sul recupero di un identità territoriale che sembra essersi persa nell’oblio delle parole vuote, una scalata verso la riconquista della passione per la propria terra, un sentimento mai domo nell’animo degli ebolitani, ma che, purtroppo, sembra essersi momentaneamente smarrito.
L’orgoglio, è questo il primo degli obbiettivi di questo progetto, l’orgoglio di quegli ebolitani che credono nella storia della città, l’idea è quella di formare una sostanziosa rete di persone che vogliono dare ad Eboli l’impegno che merita, collaborazioni ad ampio raggio che si ramificano di quartiere in quartiere, semplici segnalazioni di personaggi da portare nei nostri spazi, curiosità, iniziative, problematiche….qualsiasi tipo di informazione locale a bassa pretesa ed altissimo interesse, nulla di trascendentale, nessuna prima donna da adulare se non la sola ed unica Eboli, la nostra diva….una pagina di giornale che dovrà crescere mese dopo mese fino a diventare una grandissima realtà del territorio, una realtà capace di interagire direttamente con la strada, un soggetto che, col tempo, dovrà portarsi nei quartieri e costruire con altre forme parallele alla comunicazione la rinascita della nostra cultura.
Eboli Diva si pone come principio il bene della nostra città, senza compromessi, senza scopi personali di alcun genere e forma, senza paura di sentirsi diverso da tanti altri progetti che, grazie alla superficialità ed all’opportunismo dei responsabili, grazie alle inesistenti verifiche da parte delle istituzioni, grazie alla fiducia “tradita” concessa dalla società….. non fanno altro che diventare un deterrente per la città ed i cittadini ai quali sostengono rivolgersi.

Cosimo Avigliano

venerdì 12 settembre 2008

PERSONAGGI

LA LUNA NEL POZZO


Prendi due giovani piccantissime ebolitane, affiancale ad un intraprendente giovanotto residente in un comune limitrofo ad Eboli, ma, per questioni artistiche, umane ed affettive, figlio adottivo della nostra città, fai girare una piccola idea sulle loro teste ed in questo modo, in meno che non si dica ti ritroverai “ La luna nel pozzo”! La storia sembra tratta da uno di quei film di stile francese dove i protagonisti vivono con passione ogni loro attimo, una storia affascinante e davvero coinvolgente.
Paola, da cui scaturisce l’idea, accortasi di pretendere qualcosa in più dalla vita pensa di avviare una attività itinerante basata su abbigliamento ed oggettistica di natura “alternativa”, nel suo progetto coinvolge il suo amato Felice e, successivamente, una brillante amica; Filomena.
Questa, oggi, è la “Luna nel pozzo”, una attività commerciale con sede fissa, per motivi di maggiore apertura sociale rispetto alla merce offerta, a Campagna, ma, in fede ai principi di base, di natura itinerante. Eboli, Serre, Capaccio, Buccino, Mercato San Severino, ecc, ecc, sono tante le manifestazioni in cui i colori dello stand della “Luna nel pozzo” hanno avuto successo, un mix di simpatia, cortesia, fascino artistico, professionalità….che rende gli acquisti più allegri.
Paola, Felice e Filomena hanno le idee molto chiare, da tempo ospitano, nei loro spazi, mostre di quadri ed oggettistica di giovani artisti, la loro prospettiva è quella di ampliare ancora di più l’idea progettuale inserendo nuova linfa all’iniziativa, l’idea sarebbe quella di dare un volto nuovo all’aggregazione, una miscela equilibrata di commercio e ritrovo, uno sviluppo romantico e passionale dei rapporti umani in uno stile molto francese….appunto!


Anna Petrillo

LA BOTTEGA DELL'ARTE

Alibia – Tomato’s stage



Nel vasto panorama musicale ebolitano spicca il nome di un gruppo che da qualche anno a questa parte riscuote un grande successo a livello nazionale: gli AlibiA. Li abbiamo incontrati per una chiacchierata amichevole nel loro studio di registrazione. Fra le note accennate di un nuovo progetto musicale e le attrezzature da registrazione, abbiamo parlato del loro successo e del forte legame che li unisce al territorio. Ed abbiamo scoperto che è proprio tramite lo studio di registrazione, il “Tomato's stage,” che si è creato un importante punto di aggregazione per la nostra città. Tomato è un'agenzia musicale, ma non solo. Essa è sala prove e studio di registrazione, etichetta, grafica. E come dicevamo è sopratutto punto di ritrovo per i giovani musicisti ebolitani. Un luogo in cui discutere di musica, suonare insieme, confrontarsi per poter crescere sia a livello musicale che umano. Il progetto nasce nell'agosto del 2005 e da allora tante persone sono passate per gli studi del Tomato. Ma sopratutto tre progetti musicali: Najvira, Carion ed Ale sono stati registrati e lanciati sul mercato nazionale proprio tramite gli studi di Eboli. Tomato, infatti, è legato ad una struttura nazionale, quale è la CNI, una compagnia di promozione e distribuzione di prodotti discografici di grande importanza . Un forte motivo d'orgoglio, dunque, avere sul territorio una realtà tale. Un'opportunità per tutti gli amanti della musica e soprattutto per i giovani artisti ebolitani che spesso vedono soffocata la loro passione a causa di mancanza di spazi adeguati. Negli studi della Tomato si crea quotidianamente una osmosi positiva fra i vari gruppi, in cui comune denominatore è la passione per la musica.
Il tempo della chiacchierata è trascorso velocemente ed è ora che gli AlibiA tornino a provare i loro nuovi pezzi. Massimo, Katia, Vincenzo, Roberto, Christian ed altri collaboratori rientrano in sala. Si sente già lo strimpellio di una chitarra. E' di sicuro un nuovo successo in embrione!



Giuseppe Avigliano.

L'AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE

PARCHI E PACCHI



– Ci sono pur sempre le colline! - questo aveva gridato Andrea nella sua Fiat Uno
rosso metallizzato, quando notò per la prima volta i sigilli posti al parco. Annina, la sua compagna da sette anni, acconsentì all'idea.
E presero a salire lungo la collina di San Giovanni. Ma salendo scorgevano sempre più auto con i finestrini appannati, parcheggiate ai bordi della strada. Tutti i posti erano occupati. Allora Andrea fece una veloce inversione e partì per la scalata della salita di S.Cosma e Damiano. Salendo oltre la fontana, a sinistra dell'ermice, ci sta un posto con vista mozzafiato della città. E' un luogo romantico, quante volte era stato lì con Annina a tessere sogni su una tela di luci che brillavano! Ma lo sforzo della Fiat Uno per raggiungerlo fu vano: occupato! Inversione e nuovo tentativo: Grataglie. Ma anche lì nulla da fare. Ed allora S.Antonio, Cooperative, S.Donato...
Alla fine della serata Andrea ed Annina erano ormai esausti di girare invano per la città in cerca di un posto tranquillo. Non gli era consentito d'amarsi. Tornarono allora, tristemente, a casa. Il desiderio che avevano dovuto soffocare si manifestò quando Annina salutò Andrea sotto il portone di casa. Gli strinse le mani al collo e lo baciò con passione. Pochi secondi, non di più, quanto bastò per sentire bussare al finestrino del lato conducente.
– Polizia municipale: Le effusioni in auto sono illegali. Scendete per firmare la multa!
E pensare che con 500 euro Andrea avrebbe potuto affittare una camera per una notte, nell'albergo più lussuoso che esista!


Giuseppe Avigliano