martedì 10 novembre 2009

LA VERA PASSIONE “ SENTIMENTO POPOLARE”!


Sentimento popolare…. Un nome davvero appropriato per uno dei gruppi di musica popolare più in voga del momento che annovera tra le sue file anche e soprattutto degli ebolitani veracei!
Due delle parole più belle della lingua italiana, sentimento e popolare, che rappresentano in pieno la passione contenuta in questo progetto ed il fascino delle tradizioni che vengono rappresentante in ogni spettacolo.L’idea di costituire una associazione rivolta al settore musicale, si materializzò a Battipaglia nel lontano 2004 grazie ad un parroco della Chiesa S. Maria della Speranza; Don Franco De Crescenzo!
Il gruppo è formato da 13 elementi e da una grande quantità di strumenti acustici; chitarra classica, chitarra acustica, chitarra battente, mandolino, violino, flauto, clarinetto, fisarmonica, tammorre, nacchere e percussioni di ogni tipo, Si aggiungono a ciò delle voci di prim'ordine sia femminili che maschili che si intrecciano in cori o in performance soliste.
La storia di questo interessantissimo gruppo di persone semplici che condividono la passione per la musica popolare si basa su principi di estrema umiltà artistica che porta gli interessati a quasi giustificare la loro presenza nell’universo espressivo locale con richiami alla passione per la musica e per le tradizioni. Elementi legati esclusivamente alla passione, quelli che permettono ad gruppo di essere sempre più vivo e di proiettarsi, con molta consapevolezza, in progetti futuri consistenti ed originali. Nella ormai affollata “bacheca “ delle riconoscenze ricevute dal gruppo, ci dice il Prof. Martino, nostro interlocutore per questa intervista, è ben evidente la recente partecipazione ad un progetto “ Scuole Aperte” realizzato nel Comune di Battipaglia, in un Istituto comprensivo composto da ragazzi delle scuole elementari e medie, dove l’Associazione, investita in un laboratorio specifico di tradizioni, canti popolari e suono degli strumenti di base, nel pieno rispetto delle competenze acquisite tramite studi specifici, nonostante la provata bravura e l’esperienza, ha preferito avvalersi di un vero docente che potesse dare un peso più ampio al laboratorio.
Ma la vera “perla” che in questo momento riflette più luce nei cuori di questo gruppo di persone, è rappresentata da un progetto davvero interessante ed impegnativo… trattasi di una commedia teatrale che unisce l’arte della recitazione al canto ed alla musica popolare, una sfida davvero importante nella quale i “Sentimento Popolare” stanno riponendo tutta la loro passione.
La commedia in questione riporterebbe, dopo trenta lunghi anni, una vera orchestra di musica popolare in un teatro per essere parte integrante di una rappresentazione… dieci strumenti da proporre all’interno di un contesto espressivo molto particolare, una operazione effettuata tanti anni fa dalla “Nuova Compagnia Di Canto Popolare” e mai più riproposta per oggettive difficoltà di realizzazione. All’epoca la commedia in questione era “La gatta cenerentola” di Roberto De Simone, per riportare tra i giovani le abitudini ed il lessico dell’antico 700, invece, “Sentimento Popolare” ha scelto uno dei testi più rappresentativi di quell’epoca che rappresentava sotto ogni forma la voce del popolo… si narra, infatti, che “ O Guarracin N’mammurat”, opera dalla quale si è tratto lo spettacolo in questione, sia rimasto attribuito ad un autore ignoto proprio perché quel testo era la forma più esplicita e meno pericolosa per il popolo di raccontare “ le corna” che accadevano alla corte reale!
Insomma, una commedia costruita sui nove canti spassosissimi della canzone del 700 “ O Guarracin N’ammurat”, che verrà proposta, come progetto di recupero e promozione delle tradizioni, a tutte le scuole della provincia di Salerno ed in particolare alle realtà più vicine al territorio tra Eboli e Battipaglia. Questo progetto, ci dice ancora il Prof. Martino, è il nostro vero ed unico obbiettivo in questo momento, sappiamo di poter vincere questa sfida importante e di poter realizzare uno spettacolo davvero unico nel suo genere, la passione per la musica e le tradizioni popolari ci permettono di essere positivi in questo senso, ci aspettiamo degli ottimi riscontri che legittimino sempre di più questo nostro grande amore per le nostre terre e le nostre tradizioni!+
Cosimo Avigliano

GINO CIAGLIA E LE SUE STORIE


IL LODO
Amici miei, ma cos’è il ‘Lodo?’
Ce lo siamo chiesti tutti no?
Perché devo prendere la Traccani o consultare internet se voglio capire una parola?
Siamo troppo ignoranti per stare a loro passo, o sono loro che fanno apposta ad offrirci su un piatto di cemento termini incomprensibili ai ‘più’ per depistarci?
Mia nonna che è un po’ sorda, l’altro giorno davanti alla tv ha esclamato: “Ma ch’ ‘e dice ‘stu scemo, parla ‘e nodo e manc’ ‘a cravatta se sap’ ‘attacca’! S‘era vivo ‘o nonno… ”.
Il lodo Alfano è una legge dello Stato italiano, per fortuna dichiarata incostituzionale, formalmente nota come “Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato”. In parole povere “Guardiamoci il sederino se non qua prima o poi ci arrestano e gettano le chiavi nel mediterraneo”.
Ma io che sono ignorante ho pensato…“Ma sta legge è o non è un’ammissione di colpa?, è come dire: “Ho rubato una mela, si può per favore una legge a favore di chi ruba le mele? Arrestiamo solo chi ruba le banane, ci state?!”
Il 7 ottobre 2009, la Corte Costituzionale, giudicando sulle questioni di legittimità costituzionale poste con le ordinanze n. 397/08 e n. 398/08 del Tribunale di Milano e n. 9/09 del GIP del Tribunale di Roma ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 della legge 23 luglio 2008, n. 124 per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione. Ha altresì dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale della stessa disposizione proposte dal GIP del Tribunale di Roma.

La banana, per una volta, se le beccata qualcun altro!


Gino Ciaglia

STORIE

STORIE
Brevi cenni di memoria estrapolati dal libro “Frammenti di vita”
dell’autore Cosimo Avigliano Senior nato ad Eboli il 14 Gennaio 1931
“LA JACCIERA”

Ad Eboli, un tempo, c’era la fabbrica del ghiaccio, cioè, “La Jacciera”. Si costruivano 24 quintali di ghiaccio nella misura di un quintale l’ora. Quando nella produzione di queste grandi piramidi di ghiaccio capitava che se ne rompesse qualcuna, lo si vendeva a dieci, venti centesimi a chi ne beneficiava per rinfrescare le bevande tipo vino e acqua.
Il ghiaccio che non si vendeva in giornata, si depositava su di un “cellaro” che aveva una porta capace rivestita all’interno di zinco con la chiusura a cassaforte… così che il ghiaccio potesse essere mantenuto in condizioni discrete per essere venduto.
Questa “Jacciera”, già all’avanguardia, riforniva tanto Battipaglia che Campagna con un camioncino che pare fosse una macchina 509 trasformata.

Cosimo Avigliano Senior

PERSONAGGI




VITO DI MIERI - ORAFO


Nato a Eboli nel 1971 da una famiglia di gioiellieri, Vito, fin da piccolo manifesta un particolare interesse per il design orafo che lo porta, compiuti gli studi, a trasferirsi nella città di Valenza, dove frequenta dapprima la Scuola Orafa " Benvenuto Cellini", poi il " Centro Formazione Professionale Regione Piemonte" conseguendo diversi attestati di qualifica professionale: progettista, orafo, incassatore. L' Associazione Orafa Valenzana apprezza la sua particolare inclinazione e gli conferisce il Primo Premio Manufatto del Concorso fra gli studenti delle scuole orafe nel 1993. Le prime realizzazioni intese a dare forma e materia originale agli oggetti preziosi, anche al di fuori dei canoni decorativi abituali, l'hanno indotto a perfezionare la sua naturale predisposizione tecnica ed artistica. Dal 1996, lavora ad Eboli, nel laboratorio orafo "Gioielmoda", specializzato nella produzione e vendita di gioielli personalizzati, nelle riparazioni eseguite con professionalità, nella vendita di diamanti certificati, di pietre preziose e semipreziose, perle, coralli. Utilizza sia la tecnica della microfisione a cera persa, ovvero con una base di modelli in cera progettati personalmente, che la tecnica del gioiello realizzato, lavorando il metallo interamente a mano. La sapiente tradizione orafa appresa nella città di Valenza e la passione per i gioiellisono solo alcuni valori che fanno di Vito Di Mieri un valido operatore del settore orafo. L'oro lucido e l'oro satinato si alternano con un magico gioco di riflessi nelle originali composizioni di ciondoli, anelli, bracciali ed orecchini, in una serie contraddistinta dal moderno disegno e dalla linea elegante, dove la varietà delle forme si abbina alle pietre di colore. I gioielli di Vito Di Mieri, accomunati dall'originalità delle forme, sono realizzati con raffinata tecnica di design, un' accurata lavorazione artigianale e da un'ottima qualità delle pietre montate. Inoltre, i dettagli dell'incastonatura, della rifinitura e della lucidatura sono eseguiti manualmente. Esperienze professionali: Realizzazione di medaglioni in oro per la Chiesa Madonna del Carmelo di Campagna(SA) Autore di diverse Mostre Orafe presso : l'Hotel Mec di Paestum(SA), Giffoni V.P.(SA), Museo Archeologico di Eboli (SA) e San Pietroburgo (RUSSIA). Esposizione dei propri gioielli presso il Palasele di Eboli in occasione dello spettacolo Notre Dame de Paris. Realizzazione dello Stemma Araldico della città di Eboli per il Museo" Krassin" di San Pietroburgo (Russia). Autore delle corone per " La Regina degli scacchi", ricostruzione medievale a Teggiano (SA).
ANNA PETRILLO

L’AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE

I GIOVANI E IL FORUM.
Il Forum della gioventù prosegue il suo cammino e muove i primi passi. Lo scorso 23 Ottobre si è tenuta la festa del tesserato, durante la quale sono state consegnate le tessere a tutti gli iscritti. O almeno a chi è andato a ritirarla. A fine giornata il resoconto è di circa 75 tessere consegnate. Fra cui 15 nuove iscrizioni. La Festa - pubblicizzata attraverso facebook, sms e comunicati stampa - si proponeva di aggregare giovani e di creare un momento di conoscenza e confronto in una pizzeria del centro, con gruppi musicali e buffet per tutti. La risposta non è stata esaltante. A fronte dei mille iscritti, meno del dieci per cento ha partecipato all’evento. Ma il coordinatore Marziale Bufano conferma il suo impegno e la volontà di voler dare sostanza a questo organismo. Insieme con i consiglieri è stato stilato negli scorsi mesi un progetto, denominato “La Fabbrica del lavoro”, per partecipare ad un importante bando regionale. Peccato che la domanda sia stata presentata mancante di un importante documento richiesto dal bando, per cui il progetto è stato a priori escluso dalla selezione. Passi la prima, la prossima volta andrà meglio. Il coordinamento ha molta fiducia in questo progetto e spera di vederselo approvato per un prossimo bando. L’azione del forum, dunque, dopo circa sette mesi di attività sembra concentrarsi sulle possibilità offerte dai bandi istituzionali. Nel frattempo, sul territorio, ancora deve svilupparsi una vera e propria cultura del forum della gioventù. Perché ad interessarsi sembra siano solo i consiglieri ed uno sparuto numero di giovani. E fra i consiglieri stessi si nota qualche assenza, anche alla Festa del Tesserato. Stenta a decollare una sincera discussione fra giovani in cui da mediatore sia il forum. Staremo a vedere nei prossimi mesi se il coordinatore ed il consiglio riusciranno a colmare questa distanza. Un lavoro non facile, ma nemmeno impossibile.
Giuseppe Avigliano