giovedì 21 agosto 2008

STORIE

DA EBALO A JEVULE




Le origini di Eboli sono antichissime ed è difficile delineare una quadro preciso della sua fondazione. Secondo alcuni il nome Eboli deriva dal nome di un personaggio mitico: Ebalo. Egli è menzionato nel settimo libro dell'Eneide, fra gli oppositori di Enea. Era figlio di Telon, re di Capri, ma non contento delle terre lasciategli dal padre allargò il suo regno conquistandone di nuove. (Eneide, VII – 736.)
E' più probabile, però, che il nome Eboli derivi dal greco “Eu Bòlos” (buona zolla.) Non sappiamo storicamente quale fu il popolo fondatore. L'archeologia attesta la presenza di civiltà sul territorio già a partire dall'età del rame (circa 2000 a.C.)
I Romani la chiamarono Eburum, concedendole lo stato giuridico di Municipium. Cio' faceva degli eBolitani cives romani a tutti gli effetti, mantenendo allo stesso tempo la propria indipendenza amministrativa.
Nel Medioevo il nome cambiò da Eburum a Evoli. Ancora oggi è possibile riconoscere l'eredità del nome medievale nella forma dialettale Jevule.

AMEDEO FINE


*nella foto: acquedotto romano ad Eboli.

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