giovedì 31 dicembre 2009

EBOLIDIVA PREMIATA AL COMUNIC@NDO FESTIVAL….



Sabato 21 Novembre, nell’aula conferenze della chiesa di San Bartolomeo, ad Eboli, si sono riuniti centinaia di ragazzi delle scuole medie e superiori, insieme a decine di adulti interessati… per partecipare alla seconda edizione del Festival della comunicazione ideato dall’assessorato alle politiche giovanili del Comune di Eboli, guidato dall’assessore Francesco Bello, “Comunic@ndo”!
Il concorso, avviato alcuni mesi fa con un bando specifico, era rivolto ai giovani con la passione per la comunicazione di ultima generazione… Cortometraggi, Videoclip, Spot Parodia e Sms.
Dopo una attenta selezione delle opere presentate, si era arrivati alla manifestazione finale del 21 Novembre con una grandissima voglia, da parte dei ragazzi partecipanti, di vedere proiettati i propri lavori… ragazzi protagonisti anche della giuria che ne vedeva impegnati un piccolo numero per ogni istituto della città. Tra di loro, in giuria, anche docenti delle scuole e giornalisti, questi ultimi, chiamati a giudicare i lavori della categoria cortometraggio e videoclip per individuare tra di loro il premio speciale “Città di Eboli”.
Ogni lavoro presentato aveva la sua particolarità e stimolava delle emozioni…
Molto toccante la visione del cortometraggio creato dai ragazzi dell’associazione ebolidiva, con il sottoscritto impegnato nella parte principale di attore e voce narrante insieme a tanti amici ed amiche del quartiere Rione Pescara. Una scelta molto impegnativa, la nostra, perché avevamo scelto di sovrapporre elementi del tutto distorti tra loro come la vita quotidiana di un ragazzo in un quartiere disagiato, uno sfondo del tutto triste e desolato, una voce narrante capace di esprimere sensazioni forti del tutto distanti dalle potenzialità eventuali di un ragazzo e dei suoni duri espressi da una chitarra molto profonda…
Il video si chiamava “I colori del nulla” ed era stato girato interamente da noi ragazzi, tale particolare, insieme alla riuscita dell’esperimento di fusione tra elementi distorti, è riuscito a convincere in pieno la giuria dei giornalisti che non hanno avuto dubbi nel proclamare ebolidiva vincitrice del “Premio Città di Eboli”.
Un premio soprattutto simbolico…. La somma di duecento euro dovrà bastare a mangiare una pizza tutti insieme… ma che ci ha regalato una soddisfazione enorme.
Tra le esperienze da ricordare, la foto di alcuni di noi con il Sindaco della città di Eboli che celebrava il nostro premio. Comunic@ndo ha avuto il merito di regalare a me ed ai miei amici dei momenti di emozione unica… spero che tutto si possa ripetere.. intanto, ci prepariamo ad un nuovo lavoro in video che sarà molto più importante e che ci vedrà impegnati a favore del nostro quartiere per far si che si possa colpire l’animo degli amministratori e di tutti gli ebolitani.
Un saluto particolare voglio lasciarlo a tutti i ragazzi che hanno partecipato al Comunic@ndo ed a tutti coloro che leggeranno questo mio primo articolo sul giornale di Eboli. Grazie!!!

Gianluca Carratù

COMITATO QUARTIERE PENDINO

Per fortuna, se c’è una cosa che ad Eboli non muore mai è lo spirito di aggregazione in alcuni dei quartieri più importanti della città!
L’ultimo nato, il “Comitato di quartiere Pendino”, non ha nulla da invidiare a nessuna altra associazione per quanto riguarda coinvolgimento e spirito costruttivo.
Costituito nei primi giorni di Novembre…precisamente il 10\11\2009, il Comitato ha già individuato, in un nutrito numero di amici interessati a questa esperienza, il suo presidente…. Lei, perché di una ragazza si tratta, è Raffaella Ruggiada, il suo nome, almeno a quanto ci racconta il suo vice Francesco Moscariello, era emerso con una netta maggioranza…. Particolari irrilevanti per questi giovani così determinati, per i quali l’unico scopo, ci dice il Presidente Rugiada, è quello di dare voce al quartiere Pendino ed a tutto il centro antico che si affaccia proprio sulla piazzetta del quartiere e sembra sentirsi meno solo.
La storia del Comitato, per la verità, non corrisponde certo alla data della sua costituzione…. In effetti l’impegno dei tanti residenti legati al loro territorio da un amore indissolubile, dura da anni, tempo durante il quale ci si è auto tassati per mantenere in stato decoroso la grande vasca nella quale sono stai lasciati crescere dei pesci che oggi hanno raggiunto dimensioni insperate!
Il particolare che Francesco e Raffaele ci vogliono fare sottolineare è il coinvolgimento pieno delle attività commerciali del quartiere… autentici sponsor di ogni iniziativa e costanti sostenitori dei giovani del Comitato.
L’inaugurazione di questa nuova stella cittadina ha avuto luogo Domenica 29 Novembre in presenza di tantissimi cittadini anche di altri quartieri…. Uno spettacolo di colori e di entusiasmo che anticipa l’energia che il Comitato saprà esprimere in materia di iniziativa.
Nell’ambito dell’inaugurazione è stato presentato il primissimo progetto messo in atto; il progetto si chiama “Addobba con fantasia” e vede protagonista, insieme al Comitato, la Scuola elementare Salita Ripa che ha sede nel cuore del Quartiere Pendino… si tratta di un albero, piantato per l’occorrenza, sul quale verranno posti degli addobbi creati dai bambini delle classi dell’Istituto con materiali di riciclo….. i migliori addobbi saranno premiati nell’atto finale del progetto!
Ma le iniziative del Comitato Pendino non si fermano certo a questo… “vogliamo bussare alle porte dei residenti per capire quali problemi affrontare giorno per giorno..”, ci dice Francesco Moscariello, “sarà fondamentale, per noi, la fiducia del quartiere,,” , aggiunge il Presidente Rugiada… “ in futuro cercheremo di essere sempre più presenti anche nelle tematiche prettamente inerenti al terzo settore… abbiamo tanto da dare e tanto da chiedere alle nostre istituzioni…”.
Sul versante della politica le convinzioni dei due massimi esponenti del Comitato sono nette; “Non vogliamo assolutamente essere il gregge di pecore di nessun politico…. Abbiamo a cuore il bene del quartiere e ci interessa solo questo….. Non accetteremo di essere strumentalizzati per puri fini elettorali, perché abbiamo una dignità molto forte e vogliamo poter operare in piena libertà…” Nessuna strumentalizzazione, dunque, e non possiamo fare altro che credergli perché in ciò che dicono e che fanno è sempre ben evidente un carattere tipicamente indipendente!
Altri componenti di rilievo del Comitato sono: Davide Paolino – Segretario, Caporaso Rosaria e Scannapieco Carmela – consiglieri.

Cosimo Avigliano

L’AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE

TESTA O CROCE

Il crocifisso nelle scuole. E’ uno dei temi più caldi del momento sia a livello nazionale che a livello europeo. Ma quando entra il crocifisso nelle scuole? Era il 1929. Il fascismo stringe un accordo con la Chiesa, i meglio noti Patti Lateranensi. La religione cattolica diventa religione di stato. L’arredo scolastico di ogni classe, oltre a banchi e lavagne, prevede un crocifisso ed il ritratto del Re. Con la caduta del fascismo cade il re. Non il Crocifisso. Che resta appeso, nonostante la laicizzazione dello Stato avvenuta attraverso la Costituzione repubblicana e gli accordi di Villa Madama del 1984, firmati da Bettino Craxi. Dunque, toglierlo o non toglierlo questo crocifisso?
Nelle scuole di Eboli, come in quelle di tutta Italia, resta rigorosamente appeso alla parete. E continuerà a restarci, probabilmente, ancora per lungo tempo. Sarebbe auspicabile si aprisse un dibattito fra i giovani su questo tema. La società è in continua evoluzione. Anche Eboli comincia a diventare sempre più multi etnica. Le culture che si incontrano fra le mura di una classe non sono necessariamente uguali. E il più delle volte la diversità è fra gli stessi italiani. La religione cattolica ne rappresenta la stragrande maggioranza. Ma fette sempre più grandi di popolazione sono laiche. E’ da qui che dovrebbe partire un appassionato dibattito. Ha ancora senso mantenere il simbolo cattolico nelle istituzioni pubbliche? In molti, in troppi, ne fanno una questione di principio. In realtà è tutt’altro. Lo stesso Gesù offre un esempio chiarissimo di grande laicità quando in Marco 12, 13-17 dice: “Date a Cesare ciò che è di Cesare, a Dio ciò che è di Dio.” Insomma le istituzioni sono una cosa. La fede è tutt’altro. A volte sembra che ci si riduca a difendere i simboli, dimenticando il loro stesso valore.
Giuseppe Avigliano

ASSOCIAZIONE TEATRALE “ I PLETORICI”!


Per molti il teatro è solo un luogo di élite dove mostrare il cappotto nuovo nel foyer, e
contrariamente, a quando si dice, la Compagnia Teatrale “I Pletorici”, è nata con l’intento di portare a teatro chi non c’era mai stato.
Infatti una delle sfide più importanti che 8 anni fa, si posero un gruppo di giovani Ebolitani fu proprio quello di avvicinare questi ultimi alla magia del teatro, usando un linguaggio più vicino al loro modo di vivere, di pensare, di essere.
Allontanandosi dagli schemi del teatro classico iniziarono a mettere in scena testi inediti scritti di un allora adolescente Gino Ciaglia.
Un teatro fatto di persone e, vicino alle persone. Il motto della compagnia è ancora oggi: “Se il lavoro non piace a noi, non ci diverte, lo lasciamo nel cassetto. Il pubblico è sacro e non va preso in giro!”
Dev’essere questo il motivo per cui quando “I PLETORICI" vanno in scena il teatro è sempre pieno.
Il primo lavoro messo in scena dalla neonata Associazione fu “Abbiamo ucciso Superman”, commedia in due atti che affronta temi di strettissima attualità, come la presenza ossessiva della televisione nella vita quotidiana e, l’importanza che si dà più all’apparire che all’essere.
Lo spettacolo riportò un notevole successo e quell’anno “I Pletorici” calcarono le scene del Teatro Studio Uno di Roma.
“Per noi era un sogno…” racconta l’autore, “la gente pagava 13 euro per assistere allo spettacolo, ma, il ricordo più bello è l’articolo che avemmo sul ‘Messaggero’ firmato da un noto giornalista” .
Ma, Gino Ciaglia nonostante i consensi ricevuti, non si rilassa, si chiude in camera e ne esce 9 mesi dopo, partorendo la sua seconda commedia “Fuga dalla provetta”, che con leggerezza, parla di temi profondi e scomodi come l’inseminazione artificiale e il rapporto tra due donne omossessuali. Tutto però, condito, come al solito con una sana dose di umorismo!
Grazie all’allora Sindaco Rosania, nel 2003 “I Pletorici” allestiscono ad Eboli la prima rassegna Teatrale “Ragazzi in Teatro”. L’entrata era un euro e il ricavato venne destinato interamente ad Emergency. Quell’anno, “I Pletorici” vanno in scena con “Il piccolo grande soldato”, uno spettacolo per ragazzi, ma soprattutto un messaggio di pace.
Partecipano a numerose Rassegne e Festival ma non dimenticano di portare un sorriso a chi per qualche motivo l’ha perduto.
Instancabili, “I Pletorici”, ogni anno propongono al loro generoso e affezionato pubblico, un nuovo spettacolo. Ed ecco susseguirsi gli altri lavori:
“Silenzio stiamo provando”, “Il caso Ci-Cogne”, “L’amante di mia Moglie”.
Il prossimo allestimento verrà prodotto dalla ‘ЯR di Roma’ con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio e la collaborazione di “Tifosi contro la violenza”.
Questa volta l’incommensurabile Gino Ciaglia è voluto entrare nella testa di un Ultrà, mettendo in luce dei lati che tutti noi tendiamo a non vedere, o a non voler vedere. Debutterà dunque, “Anatomia di un Ultrà”, il primo Marzo a San Giorgio a Cremano, il due al Cine-Teatro Italia per poi partire per la tournée.

ANNA PETRILLO