domenica 14 dicembre 2008

PERSONAGGI


PAOLO GAROFALO
Fotografo

Il nostro omaggio ad un valido concittadino, questa volta, è diretto ad un personaggio del quale, pensiamo, sia abbastanza difficile descriverne tutti i risvolti di un chiara indole artistica e intellettuale.
Paolo Garofalo, fotografo di professione con svariate ramificazioni che lo portano ad interessarsi di temi sociali di notevole importanza e di temi ambientali che lo hanno portato a realizzare alcuni dossier fotografici di denuncia a difesa del territorio.
Personaggio abbastanza noto in città per la professionalità e la simpatia, Paolo, che lavora nel suo laboratorio-studio in via San Berardino n°33, ha affrontato, con risultati ottimi, percorsi di impegno sociale partecipando a progetti di recupero minori in alcuni quartieri più emarginati dell’area napoletana. Le sue caratteristiche lo hanno reso idoneo, rispetto a tanti altri, ad attivare, nelle scuole di questi quartieri, dei laboratori di fotografia, di scenografia, cinematografia, e tecniche inerenti.
La capacità di relazionarsi con quella tipologia di minori e la massima professionalità dimostrata hanno fatto si che il suo apporto sia risultato incisivo.
La vera passione di Paolo, però, resta l’impegno nell’associazione da lui fondata, insieme all’attuale presidente, il noto architetto Lanfranco Bove, denominata “Associazione 1857” in onore di un personaggio storico che stuzzicò, tempo addietro, la fantasia e l’ammirazione di Paolo Garofalo e Lanfranco Bove: Carlo Pisacane!
La molla che spinse i due amici ad interessarsi a perorare la causa di quello che, per loro, fu un vero e proprio eroe, era lo spirito di libertà e di ribellione verso l’occupazione delle terre del sud Italia da parte dei borbone, Pisacane si circondò di poche centinaia di fedeli compagni che condivisero le sue idee, ma, a causa dell’ignoranza dei contadini che vivevano le terre che lui voleva liberare e delle false notizie fatte circolare dagli invasori che lasciavano credere alla popolazione che quegli uomini fossero dei briganti, si ritrovarono a combattere contro la povera gente di quelle zone che, armata di forconi ed attrezzi prettamente usati dagli stessi nelle fatiche della terra, li sconfissero infliggendo alla storia una durissima lezione. Carlo Pisacane, da vero eroe, riuscì a sfuggire alla rabbia causata da quell’equivoco sulle sue reali intenzioni, preferì morire di mano propria sparandosi un colpo alla tempia.
Nel ricordo di questo grande personaggio storico e per rendere giustizia al suo spirito di libertà Paolo Garofalo, insieme all’architetto Lanfranco Bove hanno dato vita all’associazione 1857 promuovendo manifestazioni, dibattiti, incontri e convegni proprio nelle terre ove Carlo Pisacane conobbè il suo amaro destino di eroe incompreso.
Tra gli ultimi impegni di Paolo Garofalo, si ricorda il dossier fotografico di denuncia contro l’abbandono, nelle aree periferiche ed urbane di Eboli, di rifiuti da parte di cittadini senza alcun vincolo morale, tale impegno ha dato, come frutto, il consenso dei cittadini residenti nelle determinate aree e la garanzia, da parte delle istituzioni, di un controllo maggiore e di una costante bonifica del territorio.
Cosimo Avigliano

LA BOTTEGA DELL’ARTE a cura di Roberto Forlano


LEF
Il progetto LEF nasce nel 1992 in una delle tante "cantine-sonore" di provincia. Nel settembre dello stesso anno raggiungono la finale nazionale "Rainbow Bridge", AnaGrumBa. Presenta Fabio Fazio in una serata "Delirio" al Palaghiaccio di Fanano -Modena-. Il 92 è anche l'anno del primo contatto della band con la Label torinese Toast Rec. Da una demo omonima viene estratto e pubblicato, sull'Audiozine Toast "Punto Zero 8", il brano "memories". Prime recensioni sul reticolo di stampa alternativa nazionale. Eco sonoro del 94 è una compilation della Face Rec di Piacenza. I LEF contribuiscono con "Deep Down faith". Dopo Anni dedicati a girare la penisola e svariati tentativi di autoproduzione, si ripristina il contatto con la Toast Recdi Torino. L'etichetta più longeva del Paese decide di produrre "Canto & Disincanto", mini cd della band. Nel Maggio 2006, il prodotto "invade" il mercato indie e si inizia ad attendere. Recensioni, concerti, tutto ora ha un senso. Grande fine settimana di inizio ottobre a FNAC Napoli e Depistaggio -BN. A Novembre si susseguono l'esibizione nella Tenda M del MEI -quella principale- e la notizia della presenza della band nella compilation, edita da AUDIOCOOP/MEI, "THE BEST OF INDIES". Aurelio Pasini di MUCCHIO SELVAGIO definisce "CANTO E DISINCANTO":" un lavoro solido e maturo, che ora attende uno sviluppo su minutaggi più estesi". E' ora previsto un nuovo prodotto discografico all'inizio del 2009. Sarà una co-produzione tra TOAST REC e CNI/TOMATO con distribuzione VENUS. Il titolo: MOSTRI-viaggio attraverso le complicazione dell'IO.
LA BAND: ROD GUARINO - DON GUARINO - TOM CAPUANO - GIÒ LUCIA - MR. ENZO RIVELLI

Roberto Forlano

CURIOSITA’ SULLA MIA CITTA’


La città di Eboli è composta da una popolazione di 35.842 abitanti, suddivisi in 17.775 maschi e 18.067 donne. Eboli è la sede del museo archeologico nazionale della media valle del sele, il numero di famiglie, secondo un dato istat dell’anno 2001 equivale a 11.789 ed il numero delle abitazioni era, sempre nel 2001, 14.001.
Secondo alcuni deriva dal latino Eburum o Ebulus, ossia ebbio (una pianta). Secondo altri deriva invece dal nome di un'antica città Ephiura. Un'ipotesi "mitologica" collega il nome della città ad un personaggio mitico, ossia Ebalo, re di Cipro.
Nel territorio di Eboli ci sono 8 farmacie e 4 parafarmacie, 12 banche, 3 uffici postali, due al centro di Eboli ed uno in località Santa Cecilia, 10 scuole materne, 12 scuole elementari, 2 circoli didattici (materne ed elementari), 4 istituti comprensivi(materne, elementari e medie), 4 scuole medie, 8 istituti di scuola superiore, 1 centro territoriale permanente e 4 scuole private.
I comuni limitrofi sono: Olevano sul tusciano, Campagna, Battipaglia, Altavilla Silentina, Montecorvino Rovella, Bellizzi, Acerno, Montecorvino pugliano, Serre, Albanella, Giffoni valle piana, Controne, Postiglione, Giffoni se casali, Contursi Terme, Capaccio, Pontecagnano Faiano, Oliveto citra, Senerchia e Castelcivita. I comuni che confinano con la nostra città sono: Battipaglia, Camapagna, Serre, Albanella ed Olevano sul tusciano.
Il Codice avviamento postale di Eboli è 84025, il prefisso telefonico 0828, il codice istat è 065050, il codice catastale D390, il santo patrono è San Vito che si festeggia il 15 Giugno.

Anna Petrillo

STORIE

( Brevi cenni di memoria estrapolati dal libro “Frammenti di vita” dell’autore Cosimo Avigliano Senior nato ad Eboli il 14 Gennaio 1931 )

L’AUTUNNO

L’arrivo di questa stagione, anche ad Eboli, portava il cambiamento repentino delle temperature e le immancabili influenze di stagione.
Per fortuna, però, insieme a questi fattori negativi si verificavano anche veri e propri incantesimi prodotti dalla natura, tra i ricordi più belli del periodo pre natalizio, vi erano le numerose varietà di frutti che era possibile trovare nelle botteghe dei fruttivendoli ebolitani, i nostri genitori, coadiuvati, a volte, dalla maggiore saggezza dei nonni, ci dicevano che tali prelibatezze della terra erano un dono speciale del santo creatore, un sistema per consentire anche ai più umili di porgere dei doni preziosi al bambinello.
Noi bambini, dall’alto della nostra innocenza, ci rendevamo conto dell’arrivo del natale grazie alla maturazione dei melograni con i suoi colori sgargianti di un rosso rubino e le venature di giallo, alle succose arance color oro, ai colori indefiniti dei mandarini, a tute quei profumi che tali frutti e tanti altri riuscivano a trasmetterci.
Gli adulti ci dicevano che, al pari dei re magi, anche i poveri avrebbero portato in dono al bambino Gesù dei preziosi regali, questi erano, appunto, il melograno, le arance, i mandarini e tutti i frutti di quella meraviglioso periodo nel quale festeggiavamo tutti la nascita del salvatore Gesù!

Cosimo Avigliano senior

GINO CIAGLIA….E LE SUE STORIE!


Da nove anni, abito in Corso Garibaldi, il ‘fegato’ del centro storico.
Prima, però, abitavo, in via Annibale Piccinelli… rione Pescara... ‘167’.
A parte avermi svaligiato due volte la casa, non è successo mai nulla.
Si trovava facilmente parcheggio per la macchina, si pagava pochissimo di fitto e potevi fare tutto quello che volevi e nessuno ti diceva niente. È lì che ho imparato che se vedo un uomo appeso al canalone, di certo non sta facendo free climbing. Lì, ho anche imparato che è inutile andare in caserma dai Carabinieri a fare la denuncia contro ignoti; tanto lo sanno chi sono ‘gli ignoti’.
Sono cresciuto con una forma lieve di… risentimento verso quella zona.
Poi tutto è cambiato. Un anno i commercianti di Piazza della Repubblica mi hanno vestito da Babbo Natale e un bambino di quella zona mi consegnò questa lettera.

Caro babbo natale sono un bambino di sei anni mi chiamo Gianni malgrado la mia età io rubo già. Me l’ha insegnato il mio papà e a lui il nonno che sta di là al cimitero. La mamma mi sgrida se non porto a casa almeno una ferita dice che non miimpegno e che non sono bravo come mio fratello Dario. Questo è vero Dario è bravissimo si arrampica ai balconi velocissimo, apre porte blindate senza rumore e in una mano ha un televisore. (Ed un video registratore N.D.R.). Caro babbo natale vorrei che non piovesse mai, se piove a scuola non vado perché i miei stanno a letto a russare e ronfare. Per natale caro babbo natale puoi portarmi mica un ombrello?
Seno me lo devo arrubare.

*Gli errori ortografici sono a cura del mittente.

Gino Ciaglia

L'AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE : AI RAGAZZI DI EBOLI

L'onda di studenti che manifesta contro i tagli alla scuola nelle sue manifestazioni ha congestionato, e lo farà ancora, le strade di tutta Italia. Tutte, fuorché quelle di Eboli. Solo un giorno si è visto un accenno di corteo, ma poi è svanito davanti alle scuole alle nove del mattino: e tutti a casa! Ho l'impressione che la questione scolastica stia passando sottobanco nella nostra città, così come succede per altre imposizioni. Insomma: da sempre Eboli è stata sede di un forte movimento giovanile. Un movimento ricco di differenze, ma pur sempre un movimento! Oggi, i giovani ebolitani sembrano rassegnati. Non si vedono più sfilare ribadendo i loro diritti. Non si sente più parlare di loro come protagonisti. E, purtroppo, sono sempre di meno quelli che si interessano della propria città. Il più delle volte fuggono via per frequentare Università lontane. E quando tornano fanno di tutto per accentuare la propria diversità. E' il momento, invece, che i ragazzi di Eboli tornino a comunicare. E' un loro dovere quello di contribuire allo sviluppo della città, ed è importantissimo che facciano sentire la loro opinione. C'è bisogno di svecchiare il paese: la risposta sta nelle scuole! Mi auguro che nel contesto del movimento studentesco nazionale riprenda vigore l'iniziativa dei giovani ebolitani. Di temi scottanti sul tavolo ce ne sono molti: se la riforma Gelmini fosse attuata, già dai prossimi anni quattro scuole del nostro comune chiuderanno. Inoltre: è d'attualità il tema dell'edilizia scolastica. L'assessore provinciale Stanzione ha confermato che gli istituti della Provincia sono tutti al sicuro. Come è possibile ciò, se la Regione, ed il governo meno che mai, non finanziano l'edilizia scolastica ormai da quindici anni? La domanda da porsi è: gli studenti ebolitani studiano in scuole sicure? Ed oltre alla scuola, i ragazzi hanno bisogno di luoghi di ritrovo pomeridiani in cui dare libero sfogo alla loro creatività: dove sono questi luoghi? E se ci sono, sono abbastanza? Ecco alcune domande su cui impostare un dialogo.
Alea iacta est. Adesso la parola ai ragazzi!

Giuseppe Avigliano