martedì 2 marzo 2010

GINO CIAGLIA E LE SUE STORIE


Il delirio delle feste di compleanno.

Qualche giorno fa, sono stato ad una festa di compleanno. Compiva quattro anni una splendida bambina. Lontana da quelle pelle e ossa color cioccolato che si vedono nei tg mentre si è a tavola ad ingozzarsi.
Aspettando seduto il mio trancio di pizza, la mia mente ha iniziato a riavvolgere il nastro e mi sono rivisto bambino. In queste immagini ero seduto, ero in piedi, avevo delle persone alle mie spalle che sorridevano, guardavo fisso l’obiettivo, stavo in braccio alla mamma, al papà, alla nonna, a chiunque.
In ogni foto ho gli occhi arrossati dal pianto.
Forse che forse, non gradivo la festa?
Forse che forse, ero troppo piccolo per capire che cosa stesse succedendo attorno a me?
Forse che forse, piangevo proprio perché lo capivo e mi chiedevo: “Quando crescerò, sarà ancora così importante per loro?”
Mentre andavano i ricordi a briglia sciolta, ho chiesto al mio amico, nonché padre della festeggiata, perché festeggiasse il compleanno di sua figlia. E lui “Be’, lo festeggiamo tutti gli anni, non lo so…”
Sembrava in seria difficoltà per una domanda così semplice “… per farla stare con le amichette dell’asilo!” Appariva soddisfatto di aver trovato un alibi per giustificare i soldi buttati per il ristorante.
In quel momento ho alzato lo sguardo e ho visto: la bambina che con l’aiuto della mamma apriva i regali ricevuti. Quei regali che naturalmente comprano gli adulti. Più della metà delle bambine erano tristi, perché non erano per loro; un bimbo in solitaria in un angolo, si abbuffava di patatine fritte, fissando il cartellone ‘BUON COMPLEANNO’ affisso al muro.
La bimba, scartati i doni, giocava in compagnia della mamma come fossero nel soggiorno di casa, e si guardava bene dal farvi giocare le altre bimbe.
Il mio trancio di pizza, ancora non si vedeva. Guardando la tv perennemente accesa sullo stesso canale da anni, mi chiedevo: “Qual è il vero motivo per il quale dei genitori festeggiano la nascita della loro creatura?”
Forse che forse, è solo autocompiacimento per dimostrare a parenti e amici e agli altri genitori, che esistono. E che sono vivi. E che stanno bene. E possiedono tutto.
Tranne la buona educazione.



Gino Ciaglia

SCUOLA CALCIO BELARDI


COMUNICATO STAMPA

Importante giornata ieri 8 febbraio per la Scuola Calcio “Emanuele Belardi” che ha accolto ad Eboli l’osservatore del settore giovanile dell’Udinese Calcio, Sergio INNOCENTI, ad accoglierlo vi erano il Presidente Felice BELARDI con a fianco il Coordinatore Responsabile Antonio VITOLO, i quali hanno mostrato all’osservatore dell’Udinese, inviato dal Presidente POZZO, l’ottimo lavoro che la scuola calcio sta facendo, l’osservatore ha visionato tutti i gruppi partendo dai primi calci fino ad arrivare al settore agonistico, complimentandosi con tutto lo staff tecnico per il lavoro svolto.
Maggiore attenzione è stata prestata ai gruppi agonistici dove si sono distinti gli atleti
MAGLIANO Remj classe 93, LETTERIELLO Antonio classe 93, MASTROLIA Cristofer classe 93 e CAPOZZA Cosimo classe 94.
Sergio INNOCENTI ha spiegato che sarà spesso ad Eboli presso la Scuola Calcio BELARDI, la quale è stata individuata dai vertici dll’Udinese Calcio, come punto di riferimento per tutto il sud Italia.
Il Presidente Felice BELARDI a fine giornata ha ringraziato tutti gli operatori ad iniziare dallo staff amministrativo fino a quello tecnico per il lavoro che si sta svolgendo alla crescita della Società, Il Coordinatore Antonio VITOLO ha ribadito che l’impegno profuso dai dirigenti e dai tecnici, con sacrificio, per la crescita della Scuola Calcio BELARDI sta portando la società a diventare una delle più grandi realtà a sud di Salerno.

Per. Agr. Antonio Vitolo

Scuola Calcio NAGC “EMANUELE BELARDI”


Struttura Sportiva via Cozzolini loc. S. Antonio
84025 Eboli (Sa).
Colori sociali azzurro e giallo
tel e fax 0828/361870-338.1554890-392.7846708
WWW.scuolacalcioemanuelebelardi.it
E-mail toninovitolo@alice.it


La Scuola Calcio N.A.G.C. “Emanuele BELARDI” di Eboli, punto di riferimento
dell’ UDINESE Calcio nel meridione d’Italia, è un’Associazione Sportiva Onlus a
favore di ragazzi di età tra i sei e i sedici anni, raggiungendo apprezzabili risultati sia
sul piano sociale, attraverso borse di studio a favore di ragazzi appartenenti a famiglie
economicamente disagiate sia sul piano sportivo, facendo approdare nel mondo del
professionismo e con svariati atleti.
La Società opera attualmente con la presenza di 240 ragazzi praticanti guidati da
un RESPONSABILE TECNICO e sette ISTRUTTORI, che dirigono due
squadre nel Campionato Regionale, nella categoria ALLIEVI e GIOVANISSIMI
e con quattro squadre nel Campionato Provinciale, nelle categorie
GIOVANISSIMI, ESORDIENTI, PULCINI A e PULCINI B, oltre all’attività
svolta nell’ambito regionale, partecipa a Tornei Internazionali e Nazionali,
rappresentando con onore i colori del proprio comune.
L’ obiettivo primario che si prefigge l’Associazione è il recupero di minori, con la
rieducazione attraverso l’attività sportiva in genere e calcistica in particolare, grazie
al grande lavoro tecnico-educativo svolto da tutti gli operatori del Centro Sportivo
del N.A.G.C. “Emanuele BELARDI”.
Ogni cittadino che lo voglia, indipendentemente dal sesso, può su richiesta o su
invito, entrare nei ranghi della Società in veste di collaboratore. I dirigenti, prescelti
tra i collaboratori, devono possedere, amore per l’attività giovanile, spirito
organizzativo e dedizione nella partecipazione.
Le attività svolte puntano a favorire e sviluppare la collaborazione e la
cooperazione per aiutare il bambino a passare dal gioco individuale a quello a
coppie, e infine a quello di gruppo e di regole attraverso un iter didattico
specifico; a favorire la collaborazione attraverso compiti e situazioni che
richiedono la cooperazione; prendere coscienza delle proprie capacità in
funzione di un futuro orientamento sportivo; imparare a misurarsi con se stessi
e con gli altri; promuovere una corretta gestione del successo e dell’insuccesso a
controllare l’emotività; stimolare il riconoscimento dell’esigenza della regola e
del suo uso non rigido, per riconoscere la necessità della sua accettazione;
aiutare a strutturare una propria autonomia;
creare l’abitudine alla pratica sportiva, promuovendo un orientamento
adeguato in ambito motorio – sportivo.
Particolare attenzione si sta profondendo per il torneo di calcio giovanile denominato
“GIOCO E AMICIZIA” giunto alla 17° edizione che si svolgerà il prossimo
Giugno, quale vede la partecipazione di società sportive sia professioniste che
dilettantistiche provenienti dall’estero, Bulgaria e Romania, e da alcune regioni
italiane quali Veneto, Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata e tutte le cinque
province della Campania, uno tra gli appuntamenti più importanti che si svolge a
sud di Salerno.
Lo scopo primario della kermesse e quello della socializzazione e del confronto
culturale tra le varie realtà nazionali ed internazionali, che verranno nella nostra
provincia, i ragazzi provenienti dalle varie località italiane ed estere saranno ospitatati
presso le famiglie, per far si che l’iniziativa si traduca in una esperienza di vita, di
scambio d’idee e di aggregazione tra culture diverse.
La manifestazione fornisce anche l’occasione per valorizzare al meglio le energie e le
intelligenze del nostro territorio, l’avvenimento consente, inoltre, di promuovere
attraverso visite guidate le risorse ambientali, artistiche e culturali di cui Eboli e
la Provincia di Salerno sono ricche, essa si svolgerà nei comuni di Eboli, Battipaglia
e Campagna.
Il Coordinatore Responsabile
Per. Agr. Antonio Vitolo

L'AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE

CENTRALISMO DEMOCRATICO E ANARCHIA SOLIPSISTA

Ma sì, parliamo di elezioni. Che tanto per il prossimo mese non ci sarà strada, bar o salotto che non consumerà di questi discorsi. Le liste sono in arrivo. Nomi nuovi si mettono in gioco in un circo di replicanti, prime donne e cialtroni. In questa Italia sempre un po’ più brutta, parliamo del particulare. Di un Comune fra gli altri 8101. Di un accampamento nel villaggio globale. Della solitudine di Macondo. Parliamo di utopie, di speranze, di primavere. E’ il momento migliore per sognare e farsi ingannare. Tanto poi tutto torna come prima. Come questo giorno di febbraio. Come questa pioggia fisiologica: troppo pigra per diventare neve, troppo perbenista per accompagnarsi al sole. E’ di un lampo a ciel sereno che vorremmo parlare ma continuiamo a saziarci di nuvole. Non è un luogo comune, c’è troppa sfiducia fra la gente. Sfiducia nella scienza che maggiormente li divide dagli animali: la politica. E questo dato di fatto passa sotto banco. Si vive pur senza conoscere il nome di un presidente della Repubblica. Si sopravvive pur senza partecipare al dibattito politico. Che lo facciano gli altri!
Qualcuno ricuci questo orribile strappo. Fra chi amministra e chi è amministrato c’è un vuoto abissale. E’ questo il cancro che dilania la società del ventunesimo secolo. Stop alle ideologie. Stop alle passioni per una bandiera. Stop alle discussioni di partito. I circoli di fan del calcio fanno il pieno. I consigli comunali vanno disertati. Manca tutto a questo sistema politico. Manca la trasparenza necessaria. Manca il linguaggio adeguato. Cosa farà il prossimo sindaco per sopperire a queste mancanze? Probabilmente niente, viste le premesse. Ad oggi ci sono cinque candidati ufficiali. Tre di sinistra, due di destra. Ahinoi, Gaber ci aveva visto giusto: “Cos’è la destra, cos’è la sinistra?” Non tacciate quell’uomo di qualunquismo! Ed è triste che un candidato sindaco venga nominato direttamente da Roma. Come si può scegliere la persona giusta senza conoscere nemmeno il territorio? Una volta un partito russo praticava il centralismo democratico. Oggi in Italia, i suoi più grandi detrattori ne hanno ereditato i modi. Un centralismo sfrontato e per niente democratico! A sinistra impera il solipsismo. Ognuno per sé, nessuno per tutti!
Ad maiora, Eboli.

Giuseppe Avigliano

VOCI MIGRANTI…. UN PROGETTO PER L’INTEGRAZIONE.


Sabato 16 Gennaio 2010, nell’aula magna della scuola Giacinto Romano di Eboli, si è tenuto un congresso dove si discuteva dell’inserimento sociale di persone extracomunitarie e dell’afflusso nelle scuole di ragazzi stranieri.
E’ stato trattato anche il delicato argomento di San Nicola Varco, emerso alle cronache nazionali nei mesi scorsi per l’evacuazione coatta della zona, per dare risalto alle condizioni igienico sanitarie alle quali gli imigrati erano costretti e porre in essere l’esigenza di nuovi percorsi di accoglienza sul territorio!
Il progetto presentato si chiamava “Voci Migranti” e con esso veniva presentato anche un sito internet specifico creato per accogliere tutte le informazioni utili a migliorare le condizioni di vita delle famiglie e dei minori stranieri sul territorio e nelle scuole locali.
A proporre l’idea progettuale era il settore delle politiche sociali di Eboli rappresentato in sala dalla responsabile Maria Cerullo, al tavolo con essa sedevano anche l’Assessore del ramo, il Sindaco, l?insegnante, nonché responsabile regionale dell’associazione Libera, Angela Maria Fiorillo, e Giuseppe Cavaliere dell’Arci!
I temi erano tanti, tra questi, soprattutto, la questione del lavoro e della casa per gli extracomunitari giunti sul nostro territorio e le azioni da intraprendere per migliorare questi aspetti di non poco rilievo.
Al progetto hanno preso parte molte persone, tra cui; Rosaria Rizzo, Angela Maria Fiorillo, Rosanna Paradiso, Berardino Izzo, Nadia Di Donato, Diana Stanescu, Pietro Della Notte, Sabatino Nunziante e tanti altri!
Naturalmente, l’Associazione socio culturale ebolidiva, da me rappresentata, era presente a questa nuova proposta del comune di Eboli per le politiche sociali, l’iniziativa sembra essere abbastanza importante, la speranza è che possa avere risultati e continuità…

Gianluca Carratù