domenica 5 luglio 2009

MARISA LAURITO – REGINA DI EBOLI PER UN GIORNO


Pubblichiamo, questo mese, un simpatico colloquio tenuto con la grande attrice teatrale e prima donna delle televisioni per un lungo periodo: la Napoletanissima Marisa Laurito…… L’occasione è delle migliori; Marisa è giunta ad Eboli per via di una importante attestazione riconosciutagli dall’amministrazione comunale e da tanti cittadini ebolitani appassionati di teatro e di commedia classica napoletana in genere: la cittadinanza onoraria!!!!

D - Sono alquanto emozionato, allora…

R - Ti tolgo subito dall’imbarazzo. Sono nata a Napoli e non mi sarebbe piaciuto nascere in nessun’altra città. A Napoli il teatro lo respiri nelle strade da quando sei in fasce, la commedia, l’ironia, i tempi comici ti avvalgono come ti avvolge il mare. Così ad otto anni decisi che avrei fatto l’attrice. E così è stato. Ho iniziato con Eduardo De Filippo ed ho firmato il mio primo contratto con lui il giorno in cui compivo ventun anni e quindi potevo decidere del mio futuro, visto che mio padre era contrario alla vita da “zingara” che mi apprestavo ad intraprendere.

D - Ha passato una bella giornata?

R - Sono molto commossa e felice di essere stata ad Eboli, ringrazio Gino (Gino Ciaglia presidente della Compagnia Teatrale “I PLETORICI” n.d.r.), il Comune di Eboli, e tutta l’Amministrazione.
Eboli ha una storia di secoli e una grande cultura, purtroppo le chiese erano tutte chiuse, ma mi hanno portata in Convento, dove ho conosciuto un frate troppo simpatico, di cui ora non mi sovviene il nome. Spesso da piccola venivo con mio padre a mangiare in un ristorantino da queste parti.

D -Lo sa che ad Eboli si è fermato Cristo?

R - Sì sì, lo so, ho letto il libro di Levi. In merito Gino, mentre mi consegnavano l’onoreficienza, ha detto: “C’è voluto un po’ di tempo ma ora è arrivata anche la Madonna!”. È troppo simpatico quel ragazzo!

D - Sono d’accordo. Lo sa che è molto bravo anche a teatro, aspettiamo con ansia le sue commedie?

R - Me l’hanno detto. Non ho avuto il piacere di vedere un suo lavoro, ma non mancherà. Mi piacerebbe leggere qualche sua commedia. Per adesso, ho letto sul vostro giornale, il giornale di Eboli mi pare…

D - Sì.

R - Una delle sue ciagliate. Quella sulla guerra dei manifesti. Comunque ne approfitto per dire, “Iniziate dal teatro, lasciate stare la televisione, può uccidere se non è fatta bene”.

D - Allude a quella fatta da Arbore?

R - Pensavo proprio a quella, sì. Altri tempi! Dettavamo noi le leggi e non gli sponsor. E poi lavoravamo senza sgomitare, ognuno stava al suo posto. Eravamo felici solo di esserci. Ma allora non sapevamo che stessimo costruendo un pezzo di storia.

D - Non sapevo che era così tanto impegnata nel sociale.

R - Perché dovrei sbandierarlo ai quattro venti?

D - È anche stata, se non sbaglio, testimonial della Campagna di prevenzione contro l’osteoporosi condotta dall?AIPOS?

R - Sì. Sono sostenitrice dell’AISM (Associazione sclerosi multipla. N.D.R.) ma non mi va di parlare di queste cose, certe cose si fanno e basta.

D - La capisco perfettamente. Cambiamo discorso. La vediamo poco in tv, perchè non ha partecipato mai in ad un reality?

R - Mi credi? Me li hanno proposti tutti, anche con cifre esorbitanti, ma ho sempre detto no. Il mondo dell’arte non è un gioco. Ho voglia di andarmene all’estero, sono stanca del livello culturale che c’è nel nostro paese. Non stiamo alla frutta, siamo al caffè!

La ringrazio, la saluto e le stampo due baci sulle guance e mi sembra di conoscerla da sempre

Cosimo Avigliano

GINO CIAGLIA E LE SUE STORIE


Guido ha trentacinque anni.
Una vita di sacrifici. Ha fatto di tutto per sopravvivere: operaio, cameriere, muratore.
Tutti lavori legali. Tutti in nero però.
Quando lavorava come barista, ci andavano anche dei finanzieri e dei carabinieri e dei poliziotti e guardie penitenziarie, a prendere il caffè da Guido:
“Guido! Macchiato!” “Guido, decaffeinato che sono nervoso” “Guido, una grappa!”.
« Ma non gli è vietato in servizio? » pensava Guido.
La legge si accorge di te, solo quando cadi da un impalcatura o vieni maciullato da un macchinario infernale progettato da ingegneri con un master da settantamila euro svolto all’estero e pagato da papà. Guido ha conosciuto una ragazza, una brava ragazza.
Una dottoressa. Una pediatra a cui piacciono davvero i bambini. Guido all’inizio era titubante.
Ma i sentimenti non c’entravano nulla. Guido l’amava. L’ha amata dal primo sguardo.
Guido pensa di sposarla. E poi?
E poi ci vorrebbe andare a vivere insieme: ci vuole una casa!
C’è ne sono un mucchio sparse per la città.
Le foto A4 dell’agenzia immobiliare: i prezzi non sono proprio accessibili a tutti.
E Guido è uno di quei ‘tutti’.
La ragazza lo sa, e a lei non importa. Va all’ufficio postale e ritira tutti i soldi che la nonna le ha depositato per la prima comunione. Non sono tanti. Con l’inflazione sono gli stessi di vent’anni fa. Ma questo le nonne non lo sanno.
Dunque: possono solo permettersi un sottotetto.
La legge salta fuori dalle fogne e afferma che non è a norma. È troppo bassa e non si può respirare. “È un problema di norme igienico-sanitarie” afferma l’impiegato del catasto. “Però, tranquilli… ogni dieci anni esce un condono e potete regolamentarvi”.
“Cioè… quando esce il condono, noi paghiamo e… il sottotetto tutto d’un tratto diventa respirabile?” “Sì, è così”.
« Ma andate a fare in culo » ma Guido ha solo il coraggio di pensarlo. Deglutisce, fa un ampio respiro, guarda la ragazza, ed escono dall’ufficio del catasto mano nella mano.

Gino Ciaglia

L’AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE

CRISTO SI E' FERMATO A EBOLI

Cristo si è fermato ad Eboli è un romanzo di Carlo Levi. Probabilmente nel 1945, quando il libro fu pubblicato dall'editore Einaudi, nessun ebolitano avrebbe immaginato che quella frase gli sarebbe rimasta cucita addosso per gli anni futuri. Il romanzo, fin da subito, ebbe il favore della critica. Ma non solo. Fu un grande successo soprattutto per il pubblico di lettori raggiunto sia in Italia che all'estero. Entrò di diritto nei manuali di letteratura. Poi passò molto tempo, ben 34 anni e Francesco Rosi decise di tradurre il romanzo dalle pagine di un libro alle scene di un film. Un grande attore vestì i panni di Carlo Levi: Gian Maria Volontè. Dunque due sono le date importanti: 1945, la pubblicazione del libro; 1979, l'uscita del film nei cinema. Insieme all'opera di Levi e poi alla trasposizione cinematografica di Rosi il nome di Eboli entrò nei migliori salotti intellettuali del paese, nelle recensioni sui giornali e nelle chiacchiere di molte persone. La sua fama deve molto a Carlo Levi. Nonostante la sua storia millenaria Eboli non avrebbe potuto avere miglior pubblicità del titolo che Levi scelse per la sua opera. Ma attenzione, che solo di titolo si tratta! Infatti il romanzo di Levi non è affatto ambientato ad Eboli e Levi non conobbe mai Eboli. Solo una volta si fermò qui, ma da morto. Gli ebolitani gli vollero tributare gli onori per aver reso famoso in tutto il mondo il nome della loro cittadina. E allora da che cosa nasce quel titolo? Fu la stazione di Eboli ad impressionare Carlo Levi. Era di passaggio per raggiungere la Basilicata - il luogo designato dal regime fascista per il suo esilio- quando, probabilmente, vedendo la stazione ed il cartello con la scritta “Eboli” ebbe la felice ispirazione. Da Eboli in poi, proseguendo verso l'interno e quindi verso la Basilicata, il mondo sembrava essersi fermato. E quel mondo di contadini, di antiche tradizioni e vetuste leggende, Levi descriverà con ineguagliabile maestria nel suo libro.
La stazione di Eboli, oggi, non è la stessa che vide di passaggio Carlo Levi. Di lei rimangono solo pochi tristi binari. E Cristo sembra essersene andato da tempo.

Giuseppe Avigliano

SENZA FISSA DIMORA…. IN STRADA CON ONORE ED UMILTA’!

EBOLIDIVA AL 6° MOTORADUNO CITTA’ DI EBOLI

Ebolidiva è un progetto in continuo movimento, si cerca di essere presenti sul territorio in modo costruttivo nei vari settori ove sia possibile incidere anche se in modo minimo e senza troppe pretese.
In questo eterno movimento sul quale l’associazione ha basato i suoi principi, si aggiungono altri due elementi importanti prodotti dalle persone che compongono il gruppo: la prosecuzione incondizionata delle attività ludiche e sociali nel quartiere Pescara di Eboli…. Zona in continuo stato di abbandono sociale e, ancora oggi, vittima di inconcepibili lotte di interesse e, purtroppo, disinteresse…., e la simpatica e produttiva partecipazione ad un evento davvero importante per tutti gli ebolitani appassionati di motori: il 6° motoraduno Città di Eboli organizzato, come sempre in modo semplice, ma positivo, dall’associazione Eboli 2 ruote del presidente Rosario Cicalese.
Da aggiungere a questi due nuovi elementi ci sarebbe tanto, ma ci limitiamo solo a precisare che, nonostante il continuo impegno ed i sacrifici affrontati in onore di tanti minori “dimenticati” del quartiere Pescara, ebolidiva non ha ottenuto ancora il beneficio di una sede operativa dove poter offrire dei servizi importanti agli stessi minori ( laboratori, centri di ascolto, ecc, ecc), e dove poter garantire a tutti i residenti un punto di riferimento per eventuali problematiche legate a disservizi o urgenze varie.
In merito allo stand creato nel bel mezzo del moto raduno, infine, si può solo ringraziare di cuore l’associazione Eboli 2 ruote ed il suo presidente\amico Rosario Cicalese….. il sorriso dei tanti bambini che ci hanno accompagnato, la simpatia che ci ha contraddistinto, i colori che abbiamo offerto ai visitatori, la discrezione, il rispetto, l’umiltà ed il calore di chi ha potuto riempirsi e sorprendersi di tutto ciò…. Non hanno nessun altro commento che possa descriverli… grazie a tutti gli ebolitani che cominciano ad accorgersi di noi!!!

Anna Petrillo

IL PROFILO MIGLIORE DELLA NOSTRA CITTA’….LE ASSOCIAZIONI


EBOLI 2 RUOTE


L'associazione motociclistica Eboli 2 ruote è una associazione fondata dal sempre più attivo e simpatico Rosario Cicalese in collaborazione con i suoi amici motociclisti ebolitani. Grazie egli enormi sforzi compiuti, Eboli 2 ruote è stata capace di raggiungere il traguardo della 6° edizione del motoraduno Città di Eboli, nonostante le tante difficoltà logistiche, ambientali e comunicativi con alcuni esponenti dell’ordine urbano, anche questa edizione dell’evento motoristico cittadino per eccellenza ha avuto il suo importante successo di partecipazione e di pubblico.
La presenza massiccia di veri appassionati di moto ha permesso alla manifestazione di raggiungere un livello qualitativo soddisfacente, inoltre, considerata lo status di “visitatori” di tanti bikers accorsi al motoraduno, si è anche avuto modo di promuovere Eboli e le sue meraviglie con numerose visite guidate e spontanee nel centro storico e, inm particolar modo, nella biblioteca comunale.
L'associazione si occupa anche di viaggi organizzati oltre a manifestazioni motociclistiche, Eboli 2 ruote è conosciuta in tutta l'italia per i vari tour motociclistici.
Successivamente alla creazione di questa importante realtà, sono stati organizzati, in zona, altri club della stessa tipologia… questo sta a dimostrare la validità dell’idea ed il valore aggregativi e turistico che essa riesce a creare.
L’augurio che Rosario Cicalese e tutto il suo gruppo si fanno è che si metta in moto, seriamente, la macchina della prevenzione sugli incidenti stradali che riguardano, soprattutto, i mezzi a due ruote… c’è bisogno di maggiore severità nei controlli urbani per l’uso obbligatorio del casco e di una maggiore responsabilità da parte di tutti gli amici che amano i motori e la meravigliosa carezza del vento che sfiora il viso mentre si è alla guida di una bellissima moto…. Leggete attentamente tutto ciò che accade ogni giorno sulle strade e mettete in moto il cervello!!! ”Auguro a tutti i motociclisti una buona estate."


Cosimo Avigliano