domenica 14 dicembre 2008

PERSONAGGI


PAOLO GAROFALO
Fotografo

Il nostro omaggio ad un valido concittadino, questa volta, è diretto ad un personaggio del quale, pensiamo, sia abbastanza difficile descriverne tutti i risvolti di un chiara indole artistica e intellettuale.
Paolo Garofalo, fotografo di professione con svariate ramificazioni che lo portano ad interessarsi di temi sociali di notevole importanza e di temi ambientali che lo hanno portato a realizzare alcuni dossier fotografici di denuncia a difesa del territorio.
Personaggio abbastanza noto in città per la professionalità e la simpatia, Paolo, che lavora nel suo laboratorio-studio in via San Berardino n°33, ha affrontato, con risultati ottimi, percorsi di impegno sociale partecipando a progetti di recupero minori in alcuni quartieri più emarginati dell’area napoletana. Le sue caratteristiche lo hanno reso idoneo, rispetto a tanti altri, ad attivare, nelle scuole di questi quartieri, dei laboratori di fotografia, di scenografia, cinematografia, e tecniche inerenti.
La capacità di relazionarsi con quella tipologia di minori e la massima professionalità dimostrata hanno fatto si che il suo apporto sia risultato incisivo.
La vera passione di Paolo, però, resta l’impegno nell’associazione da lui fondata, insieme all’attuale presidente, il noto architetto Lanfranco Bove, denominata “Associazione 1857” in onore di un personaggio storico che stuzzicò, tempo addietro, la fantasia e l’ammirazione di Paolo Garofalo e Lanfranco Bove: Carlo Pisacane!
La molla che spinse i due amici ad interessarsi a perorare la causa di quello che, per loro, fu un vero e proprio eroe, era lo spirito di libertà e di ribellione verso l’occupazione delle terre del sud Italia da parte dei borbone, Pisacane si circondò di poche centinaia di fedeli compagni che condivisero le sue idee, ma, a causa dell’ignoranza dei contadini che vivevano le terre che lui voleva liberare e delle false notizie fatte circolare dagli invasori che lasciavano credere alla popolazione che quegli uomini fossero dei briganti, si ritrovarono a combattere contro la povera gente di quelle zone che, armata di forconi ed attrezzi prettamente usati dagli stessi nelle fatiche della terra, li sconfissero infliggendo alla storia una durissima lezione. Carlo Pisacane, da vero eroe, riuscì a sfuggire alla rabbia causata da quell’equivoco sulle sue reali intenzioni, preferì morire di mano propria sparandosi un colpo alla tempia.
Nel ricordo di questo grande personaggio storico e per rendere giustizia al suo spirito di libertà Paolo Garofalo, insieme all’architetto Lanfranco Bove hanno dato vita all’associazione 1857 promuovendo manifestazioni, dibattiti, incontri e convegni proprio nelle terre ove Carlo Pisacane conobbè il suo amaro destino di eroe incompreso.
Tra gli ultimi impegni di Paolo Garofalo, si ricorda il dossier fotografico di denuncia contro l’abbandono, nelle aree periferiche ed urbane di Eboli, di rifiuti da parte di cittadini senza alcun vincolo morale, tale impegno ha dato, come frutto, il consenso dei cittadini residenti nelle determinate aree e la garanzia, da parte delle istituzioni, di un controllo maggiore e di una costante bonifica del territorio.
Cosimo Avigliano

LA BOTTEGA DELL’ARTE a cura di Roberto Forlano


LEF
Il progetto LEF nasce nel 1992 in una delle tante "cantine-sonore" di provincia. Nel settembre dello stesso anno raggiungono la finale nazionale "Rainbow Bridge", AnaGrumBa. Presenta Fabio Fazio in una serata "Delirio" al Palaghiaccio di Fanano -Modena-. Il 92 è anche l'anno del primo contatto della band con la Label torinese Toast Rec. Da una demo omonima viene estratto e pubblicato, sull'Audiozine Toast "Punto Zero 8", il brano "memories". Prime recensioni sul reticolo di stampa alternativa nazionale. Eco sonoro del 94 è una compilation della Face Rec di Piacenza. I LEF contribuiscono con "Deep Down faith". Dopo Anni dedicati a girare la penisola e svariati tentativi di autoproduzione, si ripristina il contatto con la Toast Recdi Torino. L'etichetta più longeva del Paese decide di produrre "Canto & Disincanto", mini cd della band. Nel Maggio 2006, il prodotto "invade" il mercato indie e si inizia ad attendere. Recensioni, concerti, tutto ora ha un senso. Grande fine settimana di inizio ottobre a FNAC Napoli e Depistaggio -BN. A Novembre si susseguono l'esibizione nella Tenda M del MEI -quella principale- e la notizia della presenza della band nella compilation, edita da AUDIOCOOP/MEI, "THE BEST OF INDIES". Aurelio Pasini di MUCCHIO SELVAGIO definisce "CANTO E DISINCANTO":" un lavoro solido e maturo, che ora attende uno sviluppo su minutaggi più estesi". E' ora previsto un nuovo prodotto discografico all'inizio del 2009. Sarà una co-produzione tra TOAST REC e CNI/TOMATO con distribuzione VENUS. Il titolo: MOSTRI-viaggio attraverso le complicazione dell'IO.
LA BAND: ROD GUARINO - DON GUARINO - TOM CAPUANO - GIÒ LUCIA - MR. ENZO RIVELLI

Roberto Forlano

CURIOSITA’ SULLA MIA CITTA’


La città di Eboli è composta da una popolazione di 35.842 abitanti, suddivisi in 17.775 maschi e 18.067 donne. Eboli è la sede del museo archeologico nazionale della media valle del sele, il numero di famiglie, secondo un dato istat dell’anno 2001 equivale a 11.789 ed il numero delle abitazioni era, sempre nel 2001, 14.001.
Secondo alcuni deriva dal latino Eburum o Ebulus, ossia ebbio (una pianta). Secondo altri deriva invece dal nome di un'antica città Ephiura. Un'ipotesi "mitologica" collega il nome della città ad un personaggio mitico, ossia Ebalo, re di Cipro.
Nel territorio di Eboli ci sono 8 farmacie e 4 parafarmacie, 12 banche, 3 uffici postali, due al centro di Eboli ed uno in località Santa Cecilia, 10 scuole materne, 12 scuole elementari, 2 circoli didattici (materne ed elementari), 4 istituti comprensivi(materne, elementari e medie), 4 scuole medie, 8 istituti di scuola superiore, 1 centro territoriale permanente e 4 scuole private.
I comuni limitrofi sono: Olevano sul tusciano, Campagna, Battipaglia, Altavilla Silentina, Montecorvino Rovella, Bellizzi, Acerno, Montecorvino pugliano, Serre, Albanella, Giffoni valle piana, Controne, Postiglione, Giffoni se casali, Contursi Terme, Capaccio, Pontecagnano Faiano, Oliveto citra, Senerchia e Castelcivita. I comuni che confinano con la nostra città sono: Battipaglia, Camapagna, Serre, Albanella ed Olevano sul tusciano.
Il Codice avviamento postale di Eboli è 84025, il prefisso telefonico 0828, il codice istat è 065050, il codice catastale D390, il santo patrono è San Vito che si festeggia il 15 Giugno.

Anna Petrillo

STORIE

( Brevi cenni di memoria estrapolati dal libro “Frammenti di vita” dell’autore Cosimo Avigliano Senior nato ad Eboli il 14 Gennaio 1931 )

L’AUTUNNO

L’arrivo di questa stagione, anche ad Eboli, portava il cambiamento repentino delle temperature e le immancabili influenze di stagione.
Per fortuna, però, insieme a questi fattori negativi si verificavano anche veri e propri incantesimi prodotti dalla natura, tra i ricordi più belli del periodo pre natalizio, vi erano le numerose varietà di frutti che era possibile trovare nelle botteghe dei fruttivendoli ebolitani, i nostri genitori, coadiuvati, a volte, dalla maggiore saggezza dei nonni, ci dicevano che tali prelibatezze della terra erano un dono speciale del santo creatore, un sistema per consentire anche ai più umili di porgere dei doni preziosi al bambinello.
Noi bambini, dall’alto della nostra innocenza, ci rendevamo conto dell’arrivo del natale grazie alla maturazione dei melograni con i suoi colori sgargianti di un rosso rubino e le venature di giallo, alle succose arance color oro, ai colori indefiniti dei mandarini, a tute quei profumi che tali frutti e tanti altri riuscivano a trasmetterci.
Gli adulti ci dicevano che, al pari dei re magi, anche i poveri avrebbero portato in dono al bambino Gesù dei preziosi regali, questi erano, appunto, il melograno, le arance, i mandarini e tutti i frutti di quella meraviglioso periodo nel quale festeggiavamo tutti la nascita del salvatore Gesù!

Cosimo Avigliano senior

GINO CIAGLIA….E LE SUE STORIE!


Da nove anni, abito in Corso Garibaldi, il ‘fegato’ del centro storico.
Prima, però, abitavo, in via Annibale Piccinelli… rione Pescara... ‘167’.
A parte avermi svaligiato due volte la casa, non è successo mai nulla.
Si trovava facilmente parcheggio per la macchina, si pagava pochissimo di fitto e potevi fare tutto quello che volevi e nessuno ti diceva niente. È lì che ho imparato che se vedo un uomo appeso al canalone, di certo non sta facendo free climbing. Lì, ho anche imparato che è inutile andare in caserma dai Carabinieri a fare la denuncia contro ignoti; tanto lo sanno chi sono ‘gli ignoti’.
Sono cresciuto con una forma lieve di… risentimento verso quella zona.
Poi tutto è cambiato. Un anno i commercianti di Piazza della Repubblica mi hanno vestito da Babbo Natale e un bambino di quella zona mi consegnò questa lettera.

Caro babbo natale sono un bambino di sei anni mi chiamo Gianni malgrado la mia età io rubo già. Me l’ha insegnato il mio papà e a lui il nonno che sta di là al cimitero. La mamma mi sgrida se non porto a casa almeno una ferita dice che non miimpegno e che non sono bravo come mio fratello Dario. Questo è vero Dario è bravissimo si arrampica ai balconi velocissimo, apre porte blindate senza rumore e in una mano ha un televisore. (Ed un video registratore N.D.R.). Caro babbo natale vorrei che non piovesse mai, se piove a scuola non vado perché i miei stanno a letto a russare e ronfare. Per natale caro babbo natale puoi portarmi mica un ombrello?
Seno me lo devo arrubare.

*Gli errori ortografici sono a cura del mittente.

Gino Ciaglia

L'AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE : AI RAGAZZI DI EBOLI

L'onda di studenti che manifesta contro i tagli alla scuola nelle sue manifestazioni ha congestionato, e lo farà ancora, le strade di tutta Italia. Tutte, fuorché quelle di Eboli. Solo un giorno si è visto un accenno di corteo, ma poi è svanito davanti alle scuole alle nove del mattino: e tutti a casa! Ho l'impressione che la questione scolastica stia passando sottobanco nella nostra città, così come succede per altre imposizioni. Insomma: da sempre Eboli è stata sede di un forte movimento giovanile. Un movimento ricco di differenze, ma pur sempre un movimento! Oggi, i giovani ebolitani sembrano rassegnati. Non si vedono più sfilare ribadendo i loro diritti. Non si sente più parlare di loro come protagonisti. E, purtroppo, sono sempre di meno quelli che si interessano della propria città. Il più delle volte fuggono via per frequentare Università lontane. E quando tornano fanno di tutto per accentuare la propria diversità. E' il momento, invece, che i ragazzi di Eboli tornino a comunicare. E' un loro dovere quello di contribuire allo sviluppo della città, ed è importantissimo che facciano sentire la loro opinione. C'è bisogno di svecchiare il paese: la risposta sta nelle scuole! Mi auguro che nel contesto del movimento studentesco nazionale riprenda vigore l'iniziativa dei giovani ebolitani. Di temi scottanti sul tavolo ce ne sono molti: se la riforma Gelmini fosse attuata, già dai prossimi anni quattro scuole del nostro comune chiuderanno. Inoltre: è d'attualità il tema dell'edilizia scolastica. L'assessore provinciale Stanzione ha confermato che gli istituti della Provincia sono tutti al sicuro. Come è possibile ciò, se la Regione, ed il governo meno che mai, non finanziano l'edilizia scolastica ormai da quindici anni? La domanda da porsi è: gli studenti ebolitani studiano in scuole sicure? Ed oltre alla scuola, i ragazzi hanno bisogno di luoghi di ritrovo pomeridiani in cui dare libero sfogo alla loro creatività: dove sono questi luoghi? E se ci sono, sono abbastanza? Ecco alcune domande su cui impostare un dialogo.
Alea iacta est. Adesso la parola ai ragazzi!

Giuseppe Avigliano

lunedì 10 novembre 2008

L'AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE


L'INFARTO DELL'OSPEDALE

Che da un po' di tempo il malato più grave fosse proprio lui, l'ospedale, lo si era ben capito. Ma di ciò ci eravamo talmente abituati che alla fin fine pensavamo fosse patologico tale stato di cose. Invece no, ultimamente l'ospedale, il malato cronico, riversa in condizioni pessime e sembra di assistere ad un lento ma inesorabile calvario. Sembra di essere al suo capezzale. Per uno strano gioco delle parti i ruoli si sono rovesciati. Noi assistiamo Lui. Perché se volessimo personificare l'ospedale di Eboli, in questo momento ci apparirebbe come un malato pieno di bende, con la gamba ingessata appesa, il capo coperto da fasce peggio di una mummia, e l'ennesima flebo che scorre nelle vene. Una situazione paradossale; se l'ospedale da sempre è chiamato ad assistere la salute delle persone, oggi chi assiste “l'assistente”? Un po' come direbbe Tabucchi: Chi testimonia per il testimone?... La risposta può sembrare ovvia: la politica. Perché è giusto che questa rispecchi le necessità del popolo e si batta per un servizio fondamentale, quale è quello dell'assistenza sanitaria. Ed è un diritto sacrosanto di ogni cittadino, quello di avere ad una distanza ragionevole un servizio di pronto soccorso che risponda immediatamente alle emergenze. Ma troppo spesso la politica si distacca dal ruolo al quale è chiamata, ed in questo caso, come in molti altri, preferisce chiudersi in calcoli ed artifici numerici per giustificare la chiusura di un ospedale piuttosto che fare discorsi razionalmente umani. Se la situazione sanitaria versa in condizioni disastrose, le colpe sono individuabili. E sono colpe individuali, che bisogna ricercare nella classe dirigente. E' inutile versare parole da demagoghi sulle cattive abitudini del sistema. Ci vuole una sorveglianza “spartana” che stia lì a vigilare puntigliosamente su ogni minimo particolare. Ma purtroppo così non è e per questi motivi ci ritroviamo a pagare le pene una grande fetta di popolazione ebolitana e limitrofa. Insomma, per colpa di pochi, si paga tutti!

Giuseppe Avigliano

STORIE

( Brevi cenni di memoria estrapolati dal libro “Frammenti di vita” dell’autore Cosimo Avigliano Senior nato ad Eboli il 14 Gennaio 1931 )

“LA RIPICELLA”
La “Ripicella” è una scala più unica che rara, questa scala è una delle meraviglie del centro storico di Eboli ed è composta di 64 scalini.
Per poter vincere questa altezza con così pochi scalini, essa è costruita in modo che dal primo scalino al secondo non solo c’è la distanza di qualche metro, ma presenta notevoli pendenze fino al 49° scalino dove si trova un terrazzino con parapetto dal quale si può scorgere tutta la meravigliosa Piana del Sele.
Dal terrazzino per raggiungere Piazza Attrizzi ci sono ancora quindici scalini a tesa unica, giunti nella piazza, oltre ad una bella fontana, c’è un arco acuto che porta, appunto, in via Attrizzi che sfocia, a sua volta, in Piazza Portadogana. Adiacente a questu’ultima, sorge una scala che conduce al monastero ove risiedono le amate monache, la toponomastica indica queste scale come Via Primo capo di ferro. Proseguendo si arriva al Castello Colonna, già del “Guiscardo”.
Girando a destra, con due “scalinatelle” si giunge ad Attrizzi oppure alla Madonna della gran potenza dove si trova ancora la tanto venerata edicola di un tempo. In questa Piazza vi abitava il famoso generale Giuseppe La Francesca padre della Baronessa “Avezzano”, proseguendo, infatti, si arriva in Via Francesco La Francesca fino a Piazza Pendino.
Tornando alla “Ripicella”, scala architettonica di gran valore e maestria, voglio solo chiudere ricordandone l’imponenza ed il fascino che, quando ero ancora un bambino, riusciva a trasmettermi.

Cosimo Avigliano

IL PROFILO MIGLIORE DELLA NOSTRA CITTA’….


La dimostrazione delle indiscutibili qualità umane e morali di tanti ebolitani è l’elevato numero di associazioni presenti sul territorio, le quali, chi in modo serio e passionale, chi, invece, per vergognosi interessi economici, professionali e personali, si rivolgono, nella maggior parte dei casi, a persone con evidenti disagi sociali.
Noi di ebolidiva, nell’ottica dei principi di base che ci siamo imposti, vogliamo dare spazio e voce a quelle realtà associative realmente interessate ad investire tutta la loro passione ed il loro impegno nei confronti dei meno abbienti, vogliamo rendere giustizia agli onesti ed ai coerenti operatori di un settore assai delicato, senza smettere mai, però, di tenerci alla larga da speculatori, e ce ne sono tanti di pseudo educatori, purtroppo, e furbi benefattori in cerca solo ed esclusivamente di soddisfazioni personali.
La prima bella realtà associativa della quale ci interessiamo è l’associazione culturale “Luna e L’altra”, nata per dare un serio contributo al processo di integrazione fra i popoli con tradizioni, culture e religioni diverse. L’associazione, che tra i suoi riferimenti ha una Signora da tempo impegnata in queste tematiche; Ignazia Maioli, si vuole proporre come punto di ascolto per cittadini immigrati, con particolare attenzione al mondo femminile attraverso l’organizzazione e la partecipazione a momenti formativi ed informativi.
Tra le molteplici attività proposte dalla “Luna e L’altra” vi sono: corsi di lingua italiana e straniera – servizi di traduzione- progetti di intercultura per insegnanti – servizi consulenza generica per immigrati- organizzazione di eventi culturali, artistici e di cucina etnica e tanto altro ancora.
Per info: e.mail- lunaelaltra@msn.com Tel. 340\2982533 Presidente; Ignazia Maioli

Anna Petrillo

EBOLI DIVA COLLABORA NELLA PROMOZIONE DEL C.T.P. ( CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE).

Il lavoro oscuro e determinato del progetto ebolidiva, anche se inizialmente concentrato sulla promozione dell’iniziativa sul territorio e sulla ricerca di soggetti interessati ad aderire ai principi di base sui quali esso si basa ed ad uno sviluppo graduale teorizzato nelle fasi di progettazione, riesce, comunque, a muovere i primi passi nel pur complesso sistema socio/culturale ebolitano.
La prima vera iniziativa, intercettata tra gli stand della fiera campionaria di Eboli, dove ebolidiva era presente in sinergia con gli amici del Giornale Di Eboli, è stata la collaborazione creata con alcuni responsabili del C.T.P. (centro territoriale permanente), una struttura parallela alla scuola formata da docenti di elevata professionalità e competenza che organizzano, da svariati anni, presso la scuola media statale Matteo Ripa, dei corsi specifici dedicati a soggetti svantaggiati in primis, ma rivolti, comunque, a tutti quei cittadini che avessero bisogno di apprendere determinate tecniche o solo il bisogno di recuperare anni scolastici di primo e secondo livello.
Ed è proprio nell’ambito del disagio che il progetto ebolidiva ha voluto produrre il suo umile contributo, l’importanza di sfruttare l’opportunità di conseguire una banale licenza elementare o una semplice licenza media assume un valore indefinibile per quei soggetti colpiti da eventi sfortunati o impossibilitati da peripezie umane e familiari, un valore che ai più fortunati possono sembrare minimi, ma che richiedono non solo comprensione e interesse, ma anche e soprattutto un impegno maggiore per cercare di ridurre al massimo le distanze socio\culturali che continuano a dividere alcune fasce di esseri umani.
Ebolidiva non ha fatto altro che promozionare un servizio già esistente sul territorio da svariati anni, ha prodotto un volantino con tutte le informazioni sui corsi a disposizione, puntando l’attenzione, soprattutto, proprio sui corsi dedicati al conseguimento delle due licenze primarie, volantini portati in giro per la città concentrandosi sui quartieri più esposti al disagio sociale, ma l’impegno di ebolidiva non si è limitato a questo, infatti, grazie alle precedenti esperienze dei responsabili nel settore delle politiche sociali rivolte ai minori, si è anche provveduto ad accompagnare tanti amici sprovvisti di licenza media presso le aule del C.T.P. e provvedere all’iscrizione degli stessi ai corsi assistendoli anche nelle fasi logistiche successive.

Cosimo Avigliano

LA BOTTEGA DELL’ARTE a cura di Roberto Forlano


Come primo appuntamento parliamo degli Yumma-re. Una delle band più longeve della storia musicale ebolitana e ormai prossima a pubblicare il nuovo album “Eden”.
Il gruppo Yumma-re nasce nella primavera del 1996.
Il gruppo ottiene ottimi consensi dalla critica specializzata, partecipa alle maggiori manifestazioni nazionali raggiungendo, in particolare, le vittorie dei festivals "Arezzo Wave '97", "No Playback '98" e le finali del "Festival di Recanati '98". Nel periodo che va dal 1998 al 2002 il gruppo realizza circa 250 concerti in tutta Italia, facendo da spalla a numerosi artisti quali Prozac+, Afterhours, Chumbawamba, Parto delle nuvole pesanti, Enzo Avitabile, 24 Grana, David Thomas e tanti altri. Gli Yumma-re partecipano a numerose rassegne tra le quali "Suoni di tutti i colori", "Nel nome del rock", "Festa della musica-Napoli", "Ecolove", "Orte di note", "Giffoni film festival", "Feedback", "Over the rock", "Casentino rock". E' del '98 la loro prima uscita discografica, Radio Tirana, un E.P. accolto in modo positivo dalla critica, che trasporta Yumma-Re nei maggiori network radiofonici e televisivi nazionali.
Dopo l'uscita di "Radio Tirana" la formazione subisce qualche cambiamento. Successivamente la band si dedica ad altre esperienze musicali che vedono la composizione di alcune colonne sonore come quella del cortometraggio "Nero lavoro", e di musica d'ambiente per mostre di arti visive.
Dal 2003 il gruppo collabora con vari artisti tra cui Spasulati band, Beltrame, Lef, Zero Consequences, Le Nèon Noir, Alessandro Mancuso e i Beati Paoli.
Nel 2005 la band si ritrova in studio per iniziare i lavori del nuovo disco. Dopo tre anni di intenso lavoro, negli studi Monochrome, vede la luce "EDEN", ultima fatica discografica del gruppo. "EDEN" è un viaggio introspettivo che scandaglia le paranoie, i timori, le paure dei singoli individui del nuovo millennio. L’uscita di “EDEN” è prevista per gennaio 2009.
Il disco prodotto da My Kingdom Music sarà distribuito in Europa e negli Stati Uniti d’America.

Roberto Forlano

LA TERRA DELL'ANIMA

Uno dei più grandi attori italiani, l’immenso Antonio De Curtis in arte Totò, in uno dei suoi tanti film, recitava una battuta divenuta molto celebre; “ Signori si nasce…ed io, modestamente, lo naqui!”. Tali parole ci sono sembrate il modo più semplice e diretto per presentare ai nostri lettori un simpatico personaggio, ebolitano di nascita, naturalmente, che ritroveremo tante altre volte nelle nostre pagine per raccontare delle pillole della sua lunga storia.
Orlando Noschese, questo il suo nome, nasceva ad Eboli nell’anno 1941, dopo aver passato i primi anni della sua giovinezza nella nostra e sua bellissima città, Orlando fu costretto a lasciare Eboli per motivi strettamente familiari, soggiornò per un breve periodo a Roma fino ad insediarsi, definitivamente, in Lombardia, ad Appiano Gentile. Il destino ha voluto riservare ad Orlando innumerevoli soddisfazioni sia personali che professionali, grazie alla determinazione, alla simpatia ed a quel carattere tipicamente ebolitano, Orlando ha saputo farsi valere in ogni campo. Oggi, il Signor Noschese, continua la sua vita ad Appiano Gentile, è un ottimo agente di commercio, collabora attivamente con la società sportiva Internazionale Football Club, cura alcuni interessi di calciatori famosi, ha un suo studio privato e svolge tantissime altre attività….
Perché abbiamo scelto di scrivere del Signor Noschese su ebolidiva????
Molto semplicemente, non siamo noi ad averlo cercato, ma lui, spinto dall’amore per la sua terra, dal desiderio di sentirsi ancora ebolitano, dalla passione per questa nostra bellissima città, ad averci trovato e, con lo stesso entusiasmo che aveva nell’anima un attimo prima di conoscere le dure leggi del destino che lo allontanarono da Eboli, ci ha contattato per esprimerci tutta la sua simpatia e la sua gratitudine. Una simile dimostrazione, purtroppo, non è ancora stata fornita da nessun ebolitano residente che ci ha incontrato tra le pagine del giornale di Eboli o ci ha conosciuto nelle nostre tante visite informative. Orlando Noschese ritornerà tra qualche numero con alcuni suoi aneddoti , per lui, il caloroso abbraccio della sua terra!

Amedeo Fine

martedì 14 ottobre 2008

CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE –

Anche in questa annualità scolastica e formativa sono attivi, parallelamente al classico percorso della scuola pubblica, i corsi organizzati dal C.T.P. (centro territoriale permanente).
Tali opportunità di formazione “alternativa” hanno luogo presso l’Istituto Comprensivo “Matteo Ripa” ad Eboli.
Da anni, ormai, tale realtà risulta essere presente e funzionale sul nostro territorio, attività, quelle offerte dal C.T.P., che, oltre a supportare l’enorme carico di promulgamento dell’istruzione da parte dell’istituzione scolastica, riescono a diventare, sempre più spesso, delle vere e proprie icone in un settore delicato come le politiche sociali.
Infatti, grazie ai corsi offerti dal C.T.P. è possibile riparare ad un eventuale mancato conseguimento della licenza elementare e media, una opportunità, questa, che ai più può sembrare di poco conto, ma che riesce, ed i dati lo dimostrano, a risarcire dignità ed autostima ai tanti soggetti che, per problemi personali, non hanno avuto la fortuna di dotarsene.
Oltre a questo importante aspetto, il C.T.P. offre anche corsi di lingua Italiana per stranieri, corsi di Inglese e Francese. L’offerta non si limita certo a questo, infatti sarà possibile partecipare, per chi lo volesse a corsi di Linguaggio Musicale, Pittura, Dècoupage, Patcwork(decorazioni natalizie),corsi di Informatica (con la possibilità di conseguire la patente Europea), corsi di Fotografia, Cinematografia, Educazione ambientale, Diritto umanitario Internazionale, Orientamento al mondo del lavoro, ecc, ecc. Insomma, una opportunità da cogliere al volo per chiunque, ma soprattutto, grazie alla serietà, alla competenza ed all’impegno dei bravissimi docenti, una occasione irripetibile per quei soggetti che, per colpa di un destino a volte troppo avverso, denunciano un preoccupante ritardo socio\culturale nei confronti di chi, invece, non ha mai dovuto fare i conti con la sfortuna.
Per Informazione sui corsi rivolgersi alla segreteria dell’Istituto Comprensivo “Matteo Ripa” in Piazza Pietro da Eboli ad Eboli, oppure allo sportello Informagiovani sito in via Umberto Nobile.

Cosimo Avigliano

DUE GIOVANI….AL SERVIZIO DELLE STAR!




Come spesso abbiamo detto e ripetuto, noi di Eboli diva vogliamo concentrare un minimo di attenzione su alcuni nostri concittadini che, altrimenti, rimarrebbero anonimi. Questa volta tocca a due giovani ragazzi che stanno vivendo un’esperienza che sicuramente non dimenticheranno presto,infatti grazie ad alcuni amici sono riusciti a trovare un lavoro davvero invidiabile per ragazzi della loro età, un lavoro che gli permette di visitare nuove città e di conoscere tante persone.
Napoli, Caserta, Roma, Firenze, Pisa, Reggio Calabria e tante altre tappe intraprese e da intraprendere.
Grazie alla loro caparbietà, i nostri amici, sono riusciti a raggiungere un piccolo sogno e anche se l’aspetto economico non è dei migliori loro si adattano e con coraggio e tanta buona volontà montano e smontano le strutture che accolgono i geandi artisti italiani ed internazionali nei lori maestosi concerti. Le star per le quali sprecano sudore Emilio e Pasquale, questi i loro nomi, sono di caratura elevata, cantanti che ascoltiamo ogni giorno, artisti affermati ,infatti, dovete sapere che i due giovani operai hanno visto dal vivo Madonna, Antonello Venditti, Anna Tatangelo, Alex Britti, Gigi Finizio, Max Gazzè, Max Pezzali, Piero Pelù, Gigi D’alessio, Fabri Fibra e chissà quanti altri ancora ne vedranno.
Non oso immaginare cosa provano questi ragazzi vedendo davanti ai loro occhi questi artisti, magari anche loro idoli, crediamo che passare delle giornate cosi lavorando e vedendo premiati i loro sforzi sia una cosa stupenda, a questo punto non possiamo che dire grazie ad Emilio e Pasquale per aver portato nelle altre città un po’della nostra Eboli e, perché no….per averci dedicato qualche minuto del loro prezioso tempo.

Anna Petrillo

4 R PER CAMBIARE I PRINCIPI DEL COMMERCIO AD EBOLI


Riutilizzo- Risparmio – Riciclo – Rispetto
Ecco la formula individuata da un nostro concittadino, Giuseppe Taiani, per cominciare ad uniformare i principi del commercio al dettaglio anche nella nostra città.
Finalmente qualcuno ha provato ad alzare gli occhi e scrutare, oltre l’orizzonte del nostro meridione, quelle che sono le nuove dinamiche commerciali in progressiva crescita.
Bisogna davvero elogiare il sig. Taiani per aver aperto, anche ad Eboli, una attività capace di rispettare le esigenze dell’ambiente, un negozio di detersivo alla spina che servirà, ne siamo certi, da traino per tante altre attività commerciali, un modello che ha già trovato, nel lontano settentrione d’Italia, molti consensi e che, si spera, grazie anche all’impegno ed alla scaltrezza di Giuseppe Taiani, possa prendere il volo anche nella nostra città!

Cosimo Avigliano

giovedì 2 ottobre 2008


ebolidiva
specchio popolare

Il progetto socio\culturale ebolidiva, nell’ambito delle azioni di promozione di percorsi sociali in attività sul territorio, in collaborazione con il Giornale di Eboli e il CTP (centro territoriale permanente)
INFORMA
Che sono attivi, presso la scuola Matteo Ripa di Eboli, i corsi per il conseguimento della licenza media.

giovedì 25 settembre 2008

STORIE


( Brevi cenni di memoria estrapolati dal libro “Frammenti di vita” dell’autore Cosimo Avigliano Senior nato ad Eboli il 14 Gennaio 1931 )

“ERMICE NEI RICORDI”
Riuscii, finalmente, a portare mio nipote Mauro in uno dei luoghi della mia fanciullezza, era ansioso di fare toccare con mano, a questo veneto dodicenne, le sensazioni provate dal nostro grande poeta Felice Cuomo quando compose la poesia “ A funtanella e l’Ermice”.
Giunti che fummo al vecchio mulino ci fermammo e gli spiegai come questo funzionasse negli anni trenta, ciò che più mi sorprese fu la curiosità dimostrata dal mio piccolo erede. Proseguendo, pensai a che compagno fosse questo Mauro, mi stava dando la possibilità, forse l’ultima, di rivisitare quei luoghi a me tanto cari, gli dovevo davvero tanto. Durante il cammino, fummo attratti da alcuni alberi di noce, nocciole e caki, ma, ancora di più, dal un vecchio arco a tutto sesto ancora in bella evidenza tra lo spettacolo della natura. Mauro mi invitava a proseguire, sembrava entusiasta almeno quanto me, gli feci sentire il “tonfo” di una pietra lanciata in un piccolo laghetto, cercai di dissuaderlo nel proseguire per via di alcune zone difficili da percorrere, ma lui, il piccolo veneto con sangue ebolitano, mi rassicurò e puntò dritto verso altri spettacolari particolari di quel bellissimo luogo che era l’Ermice.
Quando facemmo ritorno a casa, mia moglie mi fece notare di aver portato Mauro in un posto tristemente noto per varie disavventure accadute in un lontano passato, ma quando sentimmo, nell’altra stanza, le risate di mia figlia che si divertiva ad ascoltare i racconti di suo figlio in uno strano veneto\ebolitano…… in quel momento mi resi conto di che grande opera di bravo nonno mi ero reso protagonista!

Cosimo Avigliano Senior

LABORATORIO ESPRESSIVO “ LA BOTTEGA DELL’ARTISTA”.

Forse non tutti sanno che ad Eboli, ebbene si, anche ad Eboli, esistono persone in grado di affrontare l’impervio cammino dell’arte e, nel mezzo del cammin di loro carriera, riescono anche a raggiungere dei risultati…..
L’artista al quale vogliamo rendere giustizia, questa volta, ha orientato i suoi studi e le sue esperienze nel campo della recitazione e del linguaggio creativo.
Stiamo parlando del simpaticissimo, nonché bravissimo, Gino Ciaglia, uno di quei ragazzi ebolitani che ha sempre creduto nelle sue qualità ed ha sempre lavorato per realizzare i suoi sogni. Gino, ha cominciato la sua carriera artistica impegnandosi nel cabaret, nel tempo, ha saputo migliorarsi sacrificandosi, ricercando metodi e stili da emulare, ha firmato commedie teatrali, interpretato svariati personaggi, studiando e sviluppando quella indispensabile autostima senza la quale nulla è raggiungibile.
Oggi la nuova frontiera di Gino Ciaglia si chiama “ La bottega degli artisti”, un laboratorio esplicitamente riservato ai minori dai 6 ai 13 anni, una vera e propria scuola delle arti nella quale il nostro validissimo concittadino, coadiuvato da altri professionisti del settore, saranno lieti di insegnare a ragazzi e ragazze tutti i trucchi del mestiere per formarli ed inserirli, magari, nel mondo dello spettacolo.
Il corso sarà di durata triennale con cadenza bisettimanale ed avrà le iscrizioni a numero chiuso, le richieste sono state avviate il 30 settembre 2008 al tel. 339 88 22 769 oppure al 320 72 17 146
Le discipline alle quali che si potranno studiare sono le seguenti: metodo lettura veloce – scrittura creativa – improvvisazione – recitazione – educazione corporea – canto – danza – educazione alla voce – storia del teatro – ecc, ecc.
Insomma, Gino Ciaglia si è voluto, ancora una volta, mettersi in discussione offrendo la sua competenza, adesso tocca agli ebolitani comprendere il valore della sua offerta e affidare i propri figli alle sue sapienti mani per sperare in un futuro artista tra le mura di casa.

Cosimo Avigliano

I 4 PASSI.... : SERRACAPILLI

4 passi nel silenzio della natura, quella natura poi trasformata dalla mano saggia dell’uomo che in essa ricava il pane per la sua vecchiaia. Chiunque pensa alla nostra realtà cittadina, spesso (troppo spesso) dimentica una delle zone in cui la dimensione lavorativa ha il suo più alto risalto. Sto parlando di Serracapilli, la zona Agricola cittadina. Niente a confronto del Centro Storico o del Rione Paterno, penserete! Errore, a mio avviso. Penso che la pienezza della dimensione umana si risalti nell’onestà del lavoro. E in questa zona vi giuro che non vedo nessuno con la fronte asciutta e gli abiti puliti. È dura la realtà contadina, e gli abitanti di questa zona lo sanno sicuramente meglio di me, che dal basso della mia esperienza posso solo raccontare il sudore presente sul volto di mio padre che qui coltiva un piccolo appezzamento che comunque gli costa tanta fatica.
Allora vi lascio immaginare la fatica provata da coloro che per la terra spendono tutta la loro vita, senza riposo, senza mai trovare una pensione e troppo spesso senza gratificazione.
D’altra parte noi, gente di città, spesso non riusciamo a guardare oltre al nostro mondo che è lontano solo 4 km da quell’ universo fatto di lavoro, in cui non ci sono giorni di festa.


AMEDEO FINE

L'AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE: LA LENTEZZA E LA ROTATORIA


Quando si fa sera, in queste strade, fra gli spigoli e le strettoie, nei nidi d'uccello sotto i cornicioni e dietro le tende delle finestre chiuse, negli sbalzi delle pietre fra la strada e il marciapiede, nel fruscio del vento fresco di settembre, riconosco la mia vecchia culla d'infanzia, riconosco i miei vecchi amici di strada, riconosco la mia città.
Quella stessa città che muta, che si evolve, cresce, lotta. Quella stessa città che costruisce palazzi nuovi, e strutture e strade. E nuove rotatorie. Ecco, fermiamoci su queste ultime. In una società sempre in corsa, tutto è più veloce: la vita, le ore, gli impegni, gli amori...tutto ma non i cantieri. Loro si godono il dolce ozio della lentezza, e se la lentezza è una virtù da contemplare, concordando con Kundera, di certo non lo è tale in merito ai cantieri sulle strade. Quelli sì che dovrebbero essere veloci, dalla sera alla mattina, sgomberando presto le strade da birilli e riempendole invece di segnalazioni che allarmino gli automobilisti. Purtroppo non sempre è così e la lentezza imprigiona ciò che dovrebbe essere veloce, la velocità inghiotte tutto il resto. Anche la vita. Quella rotatoria, da poco conclusa, al principio della tangenziale, ne è l'emblema. Per quanti giorni è rimasta lì, senza segnaletiche opportune, a metà dei lavori! E chi arrivava da sud si trovava a scalare dalla quinta marcia alla seconda, improvvisamente. Altri, capendoci poco, la superavano facendo il giro contromano. Altri ancora, non capendoci nulla, la attraversavano di tronco, salendo sulle pietre ed entrandole dentro. Ogni giorno era possibile notare i segni di auto che avevano scavalcato quel giardino rotondo. Perché senza avvisi, o con segnali poco efficaci, ti trovi in difficoltà a girarla. Chi non c'è riuscito ci ha lasciato la pelle. Chi l'ha scansata alla bene e meglio ha avuto solo un brivido veloce, di quelli che provi sulle montagne russe, dove curve e discese vertiginose non te le preannuncia nessuno.
Adesso che quella rotatoria è terminata, anche la segnaletica è molto più chiara. E di auto che la sorvolano non se ne vedono più. Ma sono stati lenti a terminarla. Troppo lenti!

Giuseppe Avigliano

EBOLI DIVA ALLA 45° EDIZIONE DELLA FIERA CAMPIONARIA


Come un cucciolo disorientato, ma che dimostra già chiari segnali di orgoglio e determinazione, così, senza troppo clamore, con discrezione e serietà, ha avuto inizio lo svezzamento del progetto Eboli Diva nella società ebolitana. Quale occasione migliore sarebbe stata opportuna se non i bagliori del più classico degli appuntamenti pubblici di Eboli; la Fiera Campionaria?
Una 45° edizione nel segno della ripresa per questa grande manifestazione cittadina, un esasperato lavoro organizzativo mirato a dare nuova linfa e far ritornare ai fausti di un tempo la nostra cara Fiera campionaria. Onore ai responsabili della Multiservice ed a chi ha creduto in questo nuovo corso, dunque, onore a chi ha avuto il coraggio di credere ad un serio progetto di riqualifica che, di certo, garantirà ulteriori margini di miglioramento nelle prossime edizioni.
In tutto questo, anche Eboli Diva ha trovato un suo piccolo spazio, grazie alla disponibilità del Giornale di Eboli, al quale saremo sempre riconoscenti, abbiamo cominciato ad assaporare il gusto degli appuntamenti pubblici della nostra amata diva……

Cosimo Avigliano

PROGETTO SOCIO/CULTURALE EBOLI DIVA

CARATTERISTICHE PRINCIPALI:

IL PROGETTO SI PONE COME OBBIETTIVO PRIMARIO E PRINCIPALE LA RIQUALIFICAZIONE DEL SENSO DI APPARTENENZA DEGLI EBOLITANI CHE DA TROPPO TEMPO SEMBRA ESSERSI ASSOPITO.
LA CITTA’ DI EBOLI CORRISPONDE DA SEMPRE A SINONIMO DI CULTURA ED IMPEGNO SOCIALE, CARATTERISTICHE, QUESTE CHE FANNO DELL’EBOLITANO UN ESEMPIO DI CREATIVITA’ ED ALTRUISMO.
NEGLI ULTIMI ANNI L’ENORME DOTE ARTISTICA, IDEOLOGICA E MORALE DEI CITTADINI EBOLITANI SEMBRA ESSERSI SMARRITA NEL LABIRINTO DI SENTIMENTI OSTILI CHE HANNO RALLENTATO LO SVILUPPO CULTURALE DELLA SOCIETA’, SENTIMENTI QUALI L’INVIDIA, L’ANTIPATIA, L’EGOISMO, L’OPPORTUNISMO ECC, ECC.
CREDIAMO FERMAMENTE AD UN INVERSIONE DI TENDENZA DEGLI EBOLITANI CHE POSSA BASARSI, APPUNTO, SU UN RILANCIO FORTE E DECISO DELL’IDENTITA’ TERRITORIALE, UNA DIMOSTRAZIONE DI APPARTENENZA CONVINTA E DECISA, UN ATTO DI AMORE SEMPLICE, QUASI IMPERCETTIBILE, MA CHE CON IL TEMPO E LA DEDIZIONE POTREBBE DAVVERO RAPPRESENTARE UNA SVOLTA.
EBOLI DIVA E’ UNA SCOMMESSA, UN’IDEA NATA DAL DESIDERIO DI DARE UN UMILE CONTRIBUTO ALLA RIVINCITA DI UNA CITTA’ CON UNA GRANDE STORIA DA RACCONTARE, UNA CITTA’ SEGNATA DA TROPPE DISTRAZIONI, UMILIATA DA UN PROGRESSIVO DISINTERESSE PER CIO’ CHE AVEVA COMINCIATO A LOGORARLA, EBOLI HA PAGATO E PAGA UNA SETE ESASPERATA DI SUCCESSO E POTERE DA PARTE DELLA SUA CLASSE DIRIGENTE, POTERE CHE NON POTEVA ESSERE RAGGIUNTO CONTINUANDO AD IMPEGNARSI NEI QUARTIERI, RENDENDO GIUSTIZIA AD OGNI INDIVIDUO CAPACE DI DISTINGUERSI, NON ERA CERTO LA QUOTIDIANETA’ A FAR CRESCERE IL POTERE, AI CITTADINI DI BASSO E MEDIO LIVELLO SOCIALE VENIVA CHIESTO NEINTE ALTRO CHE CONSNESO POLITICO, UNA VOLTA RAGGIUNTO IL POTERE, CI SI DIMENTICAVA DI OGNI PROMESSA E SI PONEVANO LE BASI PER IL PASSAGGIO SFERE MAGGIORI.
QUESTO PROGETTO VUOLE RIDARE VOCE ALLA STRADA, RIDARE LUSTRO ALLA FORZA DEGLI EBOLITANI ED ALLA BELLEZZA DELLA CITTA’, QUALSIASI CITTADINO DI EBOLI, IN QUALSIASI ATTIVITA’ O ARTE SI DISTINGUA, MERITA UNO SPAZIO NEI NOSTRI PENSIERI E TRA LE TANTE PAGINE DI GIORNALE CHE SAPREMO PRODURRE; ARTIGIANI, OPERAI, COMMERCIANTI, RAGAZZI IMPEGNATI IN ATTIVITA’ AGGREGATIVE, STUDENTI FORZATAMENTE EMIGRATI, QUESTO E TANTO ALTRO SARA’ EBOLI DIVA.
L’IDEA E’ QUELLA DI CREARE UNA SOLIDA RETE DI COLLABORAZIONI SUL TERRITORIO, UNA RETE CHE POTREBBE COMINCIARE AD INTRECCIARSI CON SEMPLICITA’ GRAZIE AGLI INVIATI DI QUARTIERE, RESIDENTI DI UNA ZONA CHE, PERIODICAMENTE E SENZA SFORZI, SI IMPEGNERANNO AD INFORMARE, TRAMITE SPECIFICI ARTICOLI DA PUBBLICARE IN EBOLI DIVA, GLI EVENTUALI LETTORI SU INIZIATIVE, MANIFESTAZIONI, PROBLEMATICHE INERENTI AL MEDESIMO QUARTIERE.
NON SOLO QUESTO, PERO’, LE COLLABORAZIONI, INFATTI, POTRANNO RAMIFICARSI SU PIU’ ARGOMENTAZIONI, RUBRICHE COME “ I QUATTRO PASSI”,
( IMPRESSIONI PERSONALI SCATURITE IN UNA PASSEGGIATA NEI VICOLI DI UN QUARTIERE), “ STORIE” ( RACCONTI DAL PASSATO), PROTAGONISTI (INTROSPETTIVA SULL’IMPEGNO E LA DETERMINAZIONE DI ALCUNI EBOLITANI), ECC, ECC.
MA IL PROGETTO, OVVIEMENTE, NON PUO’ E NON DEVE BASARSI SU ALCUNE PAGINE DI GIORNALE, ANCHE SE INTERESSANTE, SAREBBE DELETERIO E LIMITATO, EBOLI DIVA HA BEN ALTRE PROSPETTIVE, L’IMPEGNO PER LA CITTA’ DEVE ESSERE INTESO COME SERIO CONTRIBUTO AD ACCELLERARE LE DINAMICHE DI CRESCITA SOCIALE DEL TERRITORIO, DOPO IL NATURALE RODAGGIO CHE AVRA’, COMUNQUE, LA FUNZIONE DI COMINCIARE A FORMARE QUELLA SOLIDA E FONDAMENTALE RETE DI COLLABORAZIONI, EBOLI DIVA SARA’ ATTIVA E VISIBILE SUL TERRITORIO, GRADUALMENTE, SENZA FORZATURE, SI CREERANNO PRESIDI ITINERANTI CHE PORTERANNO IL PROGETTO NEI QUARTIERI, CI RIVOLGEREMO AI COMITATI DI QUARTIERE PER DISCUTERE DI TANTE IDEE DA RENDERE ATTUABILI, SI CERCHERA’ DI SOSTENERE IL RILANCIO DI TRADIZIONI POPOLARI ORMAI DIMENTICATE, SI AVVIERANNO, LADDOVE CI SARANNO LE PREMESSE, PERCORSI DI SOLIDARIETA’, SARANNO CONVOCATI TAVOLI DI LAVORO NEI QUALI UN UNICO ORDINE DEL GIORNO POTRA’ ESSERE DISCUSSO; PORTARE LA NOSTRA CITTA’ IN QUELLA DIMENSIONE CHE PIU’ LE APPARTIENE E LIBERARLA DA QUESTA ORRENDA QUOTIDIANETA’ FATTA DI CRONACA E CONFUSIONE.
TRA I VARI PROGETTI IN CANTIERE CI SONO:
1) CARRELLO DELLA SOLIDARIETA’ = SUPERMERCATO PERMETTE ISTITUZIONE CARRELLO PER DONAZIONI = SI ADOTTA, COSI’, ALMENO UN NUCLEO FAMILIARE CON CONSEGNE DELLA MERCE SETTIMANNALE O MENSILE.

2) RIPRENDERE TRADIZIONE FUCANOLI SAN GIUSEPPE INCONTRANDO I COMITATI QUARTIERE E CONCORDANDO CON LORO UN IMPEGNO A CREARE UN AMBIENTE DI FESTA INTORNO AL FUOCO ACCESO DAI RAFAZZI CON MUSICA, CANTI POPOLARI, BANCARELLE ED ALTRO.

3) ADOTTARE UN GRUPPO DI RAGAZZI CHE INIZIANO A FARE MUSICA FIRMANDO UNO PSEUDO CONTRATTO CHE GLI GARANTISCA ALCUNI MESI DI PROVE GRATUITE PRESSO LA SALA PROVE COMUNALE E LA REGISTRAZIONE FINALE DI UN LORO CD PRESSO LO STUDIO DI REGISTRAZIONE TOMATO’S. TALE INIZIATIVA COMPORTEREBBE UN MINIMO DI SPESE PER GLI EVENTUALI SPONSOR CHE AVREBBERO COME RITORNO, PERO’, LA PUBBLICITA’ PRODOTTA DALL’INIZIATIVA E LA GIUSTA SIMPATIA DEI LETTORI DEL GIORNALE.

4) TANTI ALTRI PROGETTI SONO ANCORA IN CANTIERE.



EBOLI DIVA HA TROVATO UNA SERIA E FONDAMENTALE DISPONIBILITA’ DA PARTE DEL GIORNALE DI EBOLI, IL PROGETTO SARA’ SEMPRE RICONOSCENTE AI RESPONSABILI DEL GIORNALE DI EBOLI PER IL SOSTEGNO, LA COMPRENSIONE E L’IMPORTANTISSIMO BAGAGLIO PROFESSIONALE CON IL QUALE LO HA ACCOLTO.

UN UNICO PROGETTO: IL RISVEGLIO DELL’IDENTITA’


Non potevamo certo illuderci che bastassero poche righe di un articolo per presentare ai lettori tutte le articolazioni di un idea bella ed interessante quale vuole essere il progetto “Eboli Diva”, la curiosità e l’interesse dei tanti lettori del giornale di Eboli meritano un impegno maggiore a dare un volto definito a questa nuova creatura che abbiamo il piacere di proporre.
La nostra iniziativa, come si evince dal nome, sarà volutamente concentrata sulle dinamiche, i personaggi, le curiosità e tutto ciò che riguarderà il territorio di Eboli, l’obbligo sarà quello di intercettare tutti gli umori e le caratteristiche della nostra società.
Tutto ciò, ed è questa la vera diversificazione da altri canali di comunicazione locale, rivolgendoci soprattutto alla strada, a quella presunta normalità quotidiana che, ne siamo certi, meriterebbe almeno un minimo riconoscimento per gli sforzi con i quali riesce a dare un serio contributo alla città e l’umiltà con la quale affronta ogni giornata.
Una normalità rappresentata da gente comune, da preziosi artigiani, da semplici lavoratori, da commercianti, giovani, studenti, ecc, ecc.
Eboli Diva dovrà essere un progetto semplice, ma ambizioso, capace di compiere un passo alla volta senza mai fermarsi, un intervento sociale sul recupero di un identità territoriale che sembra essersi persa nell’oblio delle parole vuote, una scalata verso la riconquista della passione per la propria terra, un sentimento mai domo nell’animo degli ebolitani, ma che, purtroppo, sembra essersi momentaneamente smarrito.
L’orgoglio, è questo il primo degli obbiettivi di questo progetto, l’orgoglio di quegli ebolitani che credono nella storia della città, l’idea è quella di formare una sostanziosa rete di persone che vogliono dare ad Eboli l’impegno che merita, collaborazioni ad ampio raggio che si ramificano di quartiere in quartiere, semplici segnalazioni di personaggi da portare nei nostri spazi, curiosità, iniziative, problematiche….qualsiasi tipo di informazione locale a bassa pretesa ed altissimo interesse, nulla di trascendentale, nessuna prima donna da adulare se non la sola ed unica Eboli, la nostra diva….una pagina di giornale che dovrà crescere mese dopo mese fino a diventare una grandissima realtà del territorio, una realtà capace di interagire direttamente con la strada, un soggetto che, col tempo, dovrà portarsi nei quartieri e costruire con altre forme parallele alla comunicazione la rinascita della nostra cultura.
Eboli Diva si pone come principio il bene della nostra città, senza compromessi, senza scopi personali di alcun genere e forma, senza paura di sentirsi diverso da tanti altri progetti che, grazie alla superficialità ed all’opportunismo dei responsabili, grazie alle inesistenti verifiche da parte delle istituzioni, grazie alla fiducia “tradita” concessa dalla società….. non fanno altro che diventare un deterrente per la città ed i cittadini ai quali sostengono rivolgersi.

Cosimo Avigliano

venerdì 12 settembre 2008

PERSONAGGI

LA LUNA NEL POZZO


Prendi due giovani piccantissime ebolitane, affiancale ad un intraprendente giovanotto residente in un comune limitrofo ad Eboli, ma, per questioni artistiche, umane ed affettive, figlio adottivo della nostra città, fai girare una piccola idea sulle loro teste ed in questo modo, in meno che non si dica ti ritroverai “ La luna nel pozzo”! La storia sembra tratta da uno di quei film di stile francese dove i protagonisti vivono con passione ogni loro attimo, una storia affascinante e davvero coinvolgente.
Paola, da cui scaturisce l’idea, accortasi di pretendere qualcosa in più dalla vita pensa di avviare una attività itinerante basata su abbigliamento ed oggettistica di natura “alternativa”, nel suo progetto coinvolge il suo amato Felice e, successivamente, una brillante amica; Filomena.
Questa, oggi, è la “Luna nel pozzo”, una attività commerciale con sede fissa, per motivi di maggiore apertura sociale rispetto alla merce offerta, a Campagna, ma, in fede ai principi di base, di natura itinerante. Eboli, Serre, Capaccio, Buccino, Mercato San Severino, ecc, ecc, sono tante le manifestazioni in cui i colori dello stand della “Luna nel pozzo” hanno avuto successo, un mix di simpatia, cortesia, fascino artistico, professionalità….che rende gli acquisti più allegri.
Paola, Felice e Filomena hanno le idee molto chiare, da tempo ospitano, nei loro spazi, mostre di quadri ed oggettistica di giovani artisti, la loro prospettiva è quella di ampliare ancora di più l’idea progettuale inserendo nuova linfa all’iniziativa, l’idea sarebbe quella di dare un volto nuovo all’aggregazione, una miscela equilibrata di commercio e ritrovo, uno sviluppo romantico e passionale dei rapporti umani in uno stile molto francese….appunto!


Anna Petrillo

LA BOTTEGA DELL'ARTE

Alibia – Tomato’s stage



Nel vasto panorama musicale ebolitano spicca il nome di un gruppo che da qualche anno a questa parte riscuote un grande successo a livello nazionale: gli AlibiA. Li abbiamo incontrati per una chiacchierata amichevole nel loro studio di registrazione. Fra le note accennate di un nuovo progetto musicale e le attrezzature da registrazione, abbiamo parlato del loro successo e del forte legame che li unisce al territorio. Ed abbiamo scoperto che è proprio tramite lo studio di registrazione, il “Tomato's stage,” che si è creato un importante punto di aggregazione per la nostra città. Tomato è un'agenzia musicale, ma non solo. Essa è sala prove e studio di registrazione, etichetta, grafica. E come dicevamo è sopratutto punto di ritrovo per i giovani musicisti ebolitani. Un luogo in cui discutere di musica, suonare insieme, confrontarsi per poter crescere sia a livello musicale che umano. Il progetto nasce nell'agosto del 2005 e da allora tante persone sono passate per gli studi del Tomato. Ma sopratutto tre progetti musicali: Najvira, Carion ed Ale sono stati registrati e lanciati sul mercato nazionale proprio tramite gli studi di Eboli. Tomato, infatti, è legato ad una struttura nazionale, quale è la CNI, una compagnia di promozione e distribuzione di prodotti discografici di grande importanza . Un forte motivo d'orgoglio, dunque, avere sul territorio una realtà tale. Un'opportunità per tutti gli amanti della musica e soprattutto per i giovani artisti ebolitani che spesso vedono soffocata la loro passione a causa di mancanza di spazi adeguati. Negli studi della Tomato si crea quotidianamente una osmosi positiva fra i vari gruppi, in cui comune denominatore è la passione per la musica.
Il tempo della chiacchierata è trascorso velocemente ed è ora che gli AlibiA tornino a provare i loro nuovi pezzi. Massimo, Katia, Vincenzo, Roberto, Christian ed altri collaboratori rientrano in sala. Si sente già lo strimpellio di una chitarra. E' di sicuro un nuovo successo in embrione!



Giuseppe Avigliano.

L'AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE

PARCHI E PACCHI



– Ci sono pur sempre le colline! - questo aveva gridato Andrea nella sua Fiat Uno
rosso metallizzato, quando notò per la prima volta i sigilli posti al parco. Annina, la sua compagna da sette anni, acconsentì all'idea.
E presero a salire lungo la collina di San Giovanni. Ma salendo scorgevano sempre più auto con i finestrini appannati, parcheggiate ai bordi della strada. Tutti i posti erano occupati. Allora Andrea fece una veloce inversione e partì per la scalata della salita di S.Cosma e Damiano. Salendo oltre la fontana, a sinistra dell'ermice, ci sta un posto con vista mozzafiato della città. E' un luogo romantico, quante volte era stato lì con Annina a tessere sogni su una tela di luci che brillavano! Ma lo sforzo della Fiat Uno per raggiungerlo fu vano: occupato! Inversione e nuovo tentativo: Grataglie. Ma anche lì nulla da fare. Ed allora S.Antonio, Cooperative, S.Donato...
Alla fine della serata Andrea ed Annina erano ormai esausti di girare invano per la città in cerca di un posto tranquillo. Non gli era consentito d'amarsi. Tornarono allora, tristemente, a casa. Il desiderio che avevano dovuto soffocare si manifestò quando Annina salutò Andrea sotto il portone di casa. Gli strinse le mani al collo e lo baciò con passione. Pochi secondi, non di più, quanto bastò per sentire bussare al finestrino del lato conducente.
– Polizia municipale: Le effusioni in auto sono illegali. Scendete per firmare la multa!
E pensare che con 500 euro Andrea avrebbe potuto affittare una camera per una notte, nell'albergo più lussuoso che esista!


Giuseppe Avigliano

venerdì 22 agosto 2008

I QUATTRO PASSI

RIONE PESCARA





Questi sono i nostri primi quattro passi per i quartieri di Eboli, un inizio scontato, per chi conosce il sottoscritto, un obbligo morale, per il sottoscritto!
La prima delle sensazioni che provo è questo maledetto senso di abbandono di un area cittadina oggettivamente difficile da gestire, le problematiche sono così dense che si potrebbero stringere tra le mani, ma quello che più colpisce non è il degrado in cui versa la zona, non sono i segni evidenti di uno scarso senso civico di una parte dei residenti, a fare male non è di certo la spavalderia dei ragazzini, la maggior parte di loro innocui, se accolti in un abbraccio e non evitati, non colpiscono i saccheggi deplorevoli di strutture abbandonate o il sistematico vandalismo negli androni dei palazzi, in strada…ovunque!
Quello che produce più tristezza è che a favorire tutto questo è l’assenza di interesse per quest’area, il disinteresse per lo sviluppo di un quartiere, il disinteresse per il presente di tante famiglie, per il futuro di tantissimi minori che sulle siepi del loro piccolo cortile, difficilmente, se tutto resta così, potranno scorgere un raggio di luce.
E’ un peccato che gli ebolitani, quelli veri, non vogliano accorgersi di tanta indifferenza.




Cosimo Avigliano



giovedì 21 agosto 2008

STORIE

DA EBALO A JEVULE




Le origini di Eboli sono antichissime ed è difficile delineare una quadro preciso della sua fondazione. Secondo alcuni il nome Eboli deriva dal nome di un personaggio mitico: Ebalo. Egli è menzionato nel settimo libro dell'Eneide, fra gli oppositori di Enea. Era figlio di Telon, re di Capri, ma non contento delle terre lasciategli dal padre allargò il suo regno conquistandone di nuove. (Eneide, VII – 736.)
E' più probabile, però, che il nome Eboli derivi dal greco “Eu Bòlos” (buona zolla.) Non sappiamo storicamente quale fu il popolo fondatore. L'archeologia attesta la presenza di civiltà sul territorio già a partire dall'età del rame (circa 2000 a.C.)
I Romani la chiamarono Eburum, concedendole lo stato giuridico di Municipium. Cio' faceva degli eBolitani cives romani a tutti gli effetti, mantenendo allo stesso tempo la propria indipendenza amministrativa.
Nel Medioevo il nome cambiò da Eburum a Evoli. Ancora oggi è possibile riconoscere l'eredità del nome medievale nella forma dialettale Jevule.

AMEDEO FINE


*nella foto: acquedotto romano ad Eboli.

PRESENTAZIONE

Eboli diva


Mi fermai su uno dei suoi timidi rilievi rapito dalla bellezza e dalla vastità di quel corpo cosi’ vivace e pallido, la guardavo lasciando liberi i pensieri, concedendo alla passione tutto il tempo possibile per esplodere nell’ennesimo sentimento di appartenenza…… mentre intorno sorridevano gli alberi, i fiori, quel mantello di erba profumata… mentre il cielo si abbassava fino al limite per comprendere il mio stupore.

Eboli, la mia piccola grande diva, dolce come il suono delicato dello scorrere dell’acqua del fiume che le accarezza i lunghi capelli, salata come le onde dell’immenso mare che imperterrito le bagna i piedi…..

Eboli, madre antica di arte e sacrificio, terra fertile per poeti e maledetti, caldo rifugio per sognatori stanchi, amica incolpevole di sentimenti ostili.

Eboli, con le sue chiari voglie di scrivere la storia, timida, ma forte, povera, ma bella!

Mi brillarono ancora una volta gli occhi ad ammirarla nel suo splendore, mi riscoprii innamorato più che mai di quel lembo di terra dove ogni mio piacere o dispiacere ebbe avuto vita, pensai al mio caro padre che tanto aveva dato alla sua diva e che mai aveva chiesto in cambio nulla, pensai che sarebbe stato giusto, per lui, vedersi riconoscere almeno le capacita’ professionali, trovare scritto su un semplice pezzo di carta che Giuseppe a. possedeva delle spiccati doti di meccanico saldatore.

Alla fine dei suoi giorni, il sig. Giuseppe, nato ad Eboli, trovo’, come unica grandissima soddisfazione, di essere sepolto ad Eboli, null’altro chiese, null’altro ebbe!

Come lui, tanti altri ignoti personaggi hanno fatto e fanno la storia della nostra diva, semplici cittadini capaci di enormi qualità, ignoti perché ignorati, schiacciati dall’esigenza di dare spazio sempre e solo a chi umile non e’, dalla cattiva abitudine di essere superficiali, di sminuire il valore della semplicità per non permettergli di superare gli interessi della complessità.

Ed e’ cosi’ che pensai di raccontarla, di descrivere le sue forme, i suoi umori, la gioia, il dolore…..ogni piccolo particolare che la potesse rappresentare, avvertii l’esigenza di scrivere di lei, dei suoi figli, delle sue figlie, di dare la possibilità a chi sente dentro l’anima tutto quell’amore che sento io di esprimersi per lei, la nostra tanto cara Eboli diva.

Questa terra ci appartiene come noi apparteniamo a lei, la sua storia e’ la nostra, il suo passato e’ il nostro orgoglio, la sua dignità, le doti umane, artistiche e professionali di ogni ebolitano non possono far altro che regalarci la speranza di vederla sempre più bella e viva, di sentirla sorridere mentre, distesa sulla piana del dolce fiume ed accarezzata dal mare, ci osserva.


Cosimo Avigliano