giovedì 6 agosto 2009

IL PROFILO MIGLIORE DELLA NOSTRA CITTA’….


LE ASSOCIAZIONI

COOPERATIVA SOCIALE “ANCHE NOI”


Presentare agli ebolitani una delle più belle realtà del mondo associazionistico e del terzo settore della nostra città, la Cooperativa sociale “Anche Noi”, sembra quasi un impresa a dir poco scontata e quasi inutile… il successo di questa splendida realtà, infatti, ha già raggiunto vette di gradimento molto alte e, dunque, sembra quasi inutile aggiungere meriti a quelli già giustamente meritati nella società ebolitana.
Ma ebolidiva ha una missione specifica alla quale vuole tenere fede ad ogni costo: portare agli onori dell’informazione locale tutto ciò che ad Eboli splende di una luce meravigliosa!!
“Anche Noi” è una cooperativa sociale nata sulle basi di una associazione che già riscuoteva in città un altissimo rispetto, grazie all’impegno ed alla passione di una dei soci fondatori di questa cooperativa, Generoso Di Benedetto, il percorso si sposta decisamente sulle problematiche delle persone disabili e sull’esigenza di attivare dei servizi utili soprattutto a questi ultimi…. Obbiettivo maggiore è l’inserimento sociale e lavorativo delle persone afflitte da disabilità e per le quali non erano ancora attivi servizi adeguati ad Eboli.
Operando da oltre 10 anni, “Anche Noi” ha maturato una importante esperienza sui servizi alla persona avvalendosi della collaborazione di comprovati professionisti del settore.
Tra le tante attività della cooperativa, spiccano progetti sperimentali quali “Handylavoro”, un progetto di supporto al lavoro per persone affette da disabilità nella provincia di Salerno, azione mirata a supportare progetti per l’inserimento al lavoro di persone disabili.
Tra le tante possibilità offerte da questo progetto citiamo la raccolta di informazioni al fine di creare una banca dati da inserire in rete per facilitare il rapporto tra lavoratori eventuali ed imprenditori disposti ad offrire lavoro.
Oltre all’aspetto lavorativo, la cooperativa organizza anche attività di svago per minori, anche se afflitti da disabilità… il progetto in essere si chiama “Tutti al mare”, colonia estiva per bambini dai 3 ai 14 anni rivolta anche, grazie al finanziamento della Regione Campania, a persone con disabilità ed ai loro famigliari.
Un altro dei servizi di spicco della Cooperativa è” l’assistenza specialistica scolastica”, condotto da uno staff di professionisti del settore, il progetto ha visto la realizzazione di veri e propri “progetti di vita” per i ragazzi con disabilità.
Il servizio è condotto dalla Dott.sa Barbara Giacobbe, stimata psicologa che permette al servizio di avere una ottima riuscita.
Ma il vero lavoro, quello che ha permesso ad ogni ebolitano di apprezzare la Cooperativa “Anche Noi”, è il trasporto di persone disabili nelle vie cittadine, un servizio utile che ha dato a tutti l’occasione di non essere troppo distanti dalle disabilità di propri concittadini.
Il presidente della Cooperativa, che gentilmente ci ha offerto il materiale per questa umile citazione, è la Dott.sa Anna Buoninfante, la sede si trova in via Giovanni Paolo I° 2\4 ad Eboli (SA)
Per contattare “Anche Noi” on-line basta scrivere alla mail coop.anchenoi@libero.it oppure telefonare al numero 0828 030211 , numero utile anche per il fax.

Cosimo Avigliano

GINO CIAGLIA E LE SUE STORIE


Dico subito che sono contro il ‘FAI DA TE’.
E contro quelli che lo fanno di domenica mattina.
Alle otto!!!
L’unico giorno dove puoi dormire un po’ di più. Anche Dio si è riposato un giorno e, sul Suo Best Seller ci chiede espressamente di farlo anche noi.
Invece no.
C’è sempre qualcuno che invece di andare in chiesa, si veste come un soldato dell’ONU in missione e armato di trapano e martello e chiodi e chissà cos’altro che fa quell’orribile rumore che mi fa pensare che devo andare dal dentista a occludere quella carie che ho da quando sono nato.
Io sono uno di quelli che pensa “Ognuno deve fare il suo lavoro”. E per mettere una lampadina chiamo l’elettricista.
Ma...
Quel giorno era lunedì, è avevo bisogno urgentemente di un imbianchino.
“Il numero da lei richiesto è inesistente”.
Perché immancabilmente quando ti serve qualcuno, è inesistente?
Mi infilo la tuta e le scarpe da tennis più vecchie che ho, e scendo.
Faccio mente locale e mi accorgo che non so dove sia un negozio di vernici. « Chissà se la ferramenta la vende » «Oppure?» « Chiederò ».
Disturbo un anziano signore intento a guardare nel vuoto seduto su una panchina. Per spiegarmi che quello che cercavo era dietro di me ho dovuto sciropparmi per un po’ la sua vita privata.
Ed eccomi! Sono di fronte al negoziante, il bancone sembra reggergli la pancia.
“Mi servono… Non lo so, devo dipingere una stanza 8 x 4. Di nero”.
Non lo avessi mai detto. Mi guarda come si guarda un chiwuaua che è stato appena schiacciato da un auto.
“Nero nero nero nero nero…”
“Sissignore, nero.”
“Non puoi pensare di pittare nero una stanza, la devi fare griggia e fagli due passate.”
“Ma… ”
“Ma nu fa’ ‘o pessimista, falla chiù chiara.”
“Ma non posso farla chiara, devo per forza…”
“Allora falla blu!”
“Non posso farla blu perché…”
“E falla nera. Ma te costa.”
“… E quanto costa?”
“Aè! Assaie.”
Prende un quaderno ad anelli spesso due pacchetti di sigarette.
Lo gira e lo rigira.
Lo sfoglia e lo risfoglia.
“Nun ‘o saccio. Nisciuno mai me chiesta ‘a pittura nera, nun saccio manco si ‘a tengo”.
“E io come faccio?”
“E io che ne saccio.”
“Scusate… mi sapete dire almeno chi cazz’ ‘a tene ‘sta pittura nera?”
“Va vire si ‘a tene chisto ca ‘ncoppa!”.
“Va be’, grazie.”
“Ma piensece bbuono ca costa!!!”
« Ma fanculo!!! » “Ok, GRAZIE!”.
Poi dicono che l’economia ad Eboli non gira, di sicuro gira altro.
A buon intenditor
Gino Ciaglia

L'AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE


IL CILINDRO BUCATO.

Ci sono modi e modi per risolvere il problema dei rifiuti. La prima possibilità sarebbe appunto quella di risolvere il problema. La seconda, più agevole, quella di liberare un pugno di sabbia negli occhi del mondo e spostare la spazzatura sotto il tappeto. Lungi dall'ottemperare alla prima il Commissario straordinario per l'emergenza ai rifiuti ha giustamente pensato di rifugiarsi nella seconda possibilità, e ci è riuscito molto bene!
Un pugno di sabbia negli occhi di tutti, il tempo necessario per spostare la spazzatura in discariche di fortuna e posti accidentali e far credere che così come un mago fa apparire un coniglio da un cilindro allo stesso modo Bertolaso fa scomparire la spazzatura da Napoli. Ma il cilindro di Bertolaso, probabilmente, non basta a contenere tutta la spazzatura, o forse è semplicemente un cilindro bucato. Se ne sono accorti bene gli abitanti di Santa Cecilia – e se ne erano accorti ben prima in verità – quando la scorsa notte sono stati svegliati dalle fiamme scaturite nei campi adiacenti le loro abitazioni. Quei campi fertili che valgono una fortuna per l'agricoltura e l'economia del posto. Quei campi verdi che si sono visti violare da centinaia di ecoballe.
La verità è che il mago è nudo. E se non lo è ancora del tutto lo sarà quando il tappeto sputerà fuori la polvere. Santa Cecilia è solo una fra le tante scelte sbagliate e scriteriate. Le fiamme di Santa Cecilia sono la polvere che fuoriesce dal perimetro del tappeto. Chi ne paga le peggiori conseguenze è l'ambiente. E se l'ambiente sta male, l'uomo muore. Insomma, a sentire i proclami vittoriosi di qualcuno il problema è risolto. Ma basta girare l'angolo, spostare la cinepresa al di fuori del campo prestabilito per accorgersi che in verità la situazione è peggiore di quanto non si possa immaginare. Colpa del peccato originale di questa società consumistica: il rapporto con l'immondizia. Bisognerebbe tenere sempre presente quel famoso proverbio masai “Trattiamo bene la Terra su cui viviamo; essa non ci è stata donata dai nostri padri, ma ci è stata prestata dai nostri figli”. Poche e umili parole di una popolazione del Nilo mettono in ginocchio l'intera società capitalistica. Bisognerebbe avere l'umiltà di ascoltarle queste parole. E qualcun altro dovrebbe mettere da parte il cilindro e cominciare a parlare di un mondo “davvero” pulito.
Giuseppe Avigliano

L’ASSOCIAZIONE EBOLIDIVA AL GIFFONI FILM FESTIVAL


Dopo tanti anni di esperienza con altre realtà associative ipoteticamente “vicine” ai minori, collaborazioni interrotte a causa di divergenze organizzative e morali, i responsabili dell’associazione ebolidiva, onorando al massimo il loro costante impegno a favore di ragazzi e ragazze del Rione Pescara di Eboli ( ex zona 167), anche questo anno hanno portato un po’ dell’allegria e della vivacità ebolitana tra le strade di Giffoni Valle Piana in un Festival del cinema per ragazzi del quale sembra che ad Eboli in pochi hanno compreso l’importanza…
A causa delle ristrette capacità economiche e del numero esiguo di mezzi a disposizione, sono stati pochi i minori coinvolti in questa bellissima esperienza, un numero massimo che oscilla tra le 15 e le 20 unità che hanno vissuto il Festival almeno per un giorno seguendo un programma preciso denso di immagini da scattare, interviste da strappare e concerti da vedere…
Nessun aiuto ha potuto ampliare il senso di questa offerta, ne istituzioni, sorde alle richieste di associazioni libere da ogni vincolo politico, ne privati, ne alcun altra soggetto ha potuto garantire un minimo supporto ad ebolidiva…. Tutto è stato prodotto in base alle poche risorse possibili, questo a discapito dei ragazzi che dovranno, per forza di cose, rinunciare ad eventuali concerti a pagamento ed a tutte quelle attività dove era un limite il costo di accesso.
In ogni caso, siamo certi di aver adempito alle nostre coscienze mettendo a disposizione tutto ciò che avevamo per regalare un po’ di festival anche ai ragazzi del Rione Pescara che, altrimenti, avrebbero dovuto guardare questa esperienza solo attraverso la televisione.

Anna Petrillo

STORIE

Brevi cenni di memoria estrapolati dal libro “Frammenti di vita”
dell’autore Cosimo Avigliano Senior nato ad Eboli il 14 Gennaio 1931


“MEMORIA FOTOGRAFICA”

“San D’elmo” si trova a Nord di Eboli, per gli ebolitani è “San D’erma” dove c’è la famosa cima sparti acque.
Più a valle si incontrano le prime sorgenti d’acqua potabile. Nella proprietà di Moccaldi, “lias Contursano”.
Un po’ più a valle c’è ancora un'altra sorgente con la grande vasca semi circolare, acqua che di sicuro serviva per un orticello e che faceva il palio con una polla d’acqua nel Parco San Francesco sita sotto un Pero selvatico in proprietà del comune di Eboli.
Ancora più a valle inizia il Tufara o “l’Ermice”, come si usa dire ad Eboli… ad Ovest vi è un luogo chiamato “Parula” che ha accanto una polla d’acqua dove usavamo andare a bere nei giorni di caccia. Ad Est c’è la famosa “seggia della Madonna”, un masso proprio a forma di sedia…la leggenda vuole che, passando da quelle parti, la Madonna vi ci riposò!
Poco più a valle c’è “l’acqua janca”, con annessa la sorgente delle “due Chiappe” che da origine al fiume Tufara.
Cosimo Avigliano Senior