giovedì 25 settembre 2008

L'AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE: LA LENTEZZA E LA ROTATORIA


Quando si fa sera, in queste strade, fra gli spigoli e le strettoie, nei nidi d'uccello sotto i cornicioni e dietro le tende delle finestre chiuse, negli sbalzi delle pietre fra la strada e il marciapiede, nel fruscio del vento fresco di settembre, riconosco la mia vecchia culla d'infanzia, riconosco i miei vecchi amici di strada, riconosco la mia città.
Quella stessa città che muta, che si evolve, cresce, lotta. Quella stessa città che costruisce palazzi nuovi, e strutture e strade. E nuove rotatorie. Ecco, fermiamoci su queste ultime. In una società sempre in corsa, tutto è più veloce: la vita, le ore, gli impegni, gli amori...tutto ma non i cantieri. Loro si godono il dolce ozio della lentezza, e se la lentezza è una virtù da contemplare, concordando con Kundera, di certo non lo è tale in merito ai cantieri sulle strade. Quelli sì che dovrebbero essere veloci, dalla sera alla mattina, sgomberando presto le strade da birilli e riempendole invece di segnalazioni che allarmino gli automobilisti. Purtroppo non sempre è così e la lentezza imprigiona ciò che dovrebbe essere veloce, la velocità inghiotte tutto il resto. Anche la vita. Quella rotatoria, da poco conclusa, al principio della tangenziale, ne è l'emblema. Per quanti giorni è rimasta lì, senza segnaletiche opportune, a metà dei lavori! E chi arrivava da sud si trovava a scalare dalla quinta marcia alla seconda, improvvisamente. Altri, capendoci poco, la superavano facendo il giro contromano. Altri ancora, non capendoci nulla, la attraversavano di tronco, salendo sulle pietre ed entrandole dentro. Ogni giorno era possibile notare i segni di auto che avevano scavalcato quel giardino rotondo. Perché senza avvisi, o con segnali poco efficaci, ti trovi in difficoltà a girarla. Chi non c'è riuscito ci ha lasciato la pelle. Chi l'ha scansata alla bene e meglio ha avuto solo un brivido veloce, di quelli che provi sulle montagne russe, dove curve e discese vertiginose non te le preannuncia nessuno.
Adesso che quella rotatoria è terminata, anche la segnaletica è molto più chiara. E di auto che la sorvolano non se ne vedono più. Ma sono stati lenti a terminarla. Troppo lenti!

Giuseppe Avigliano

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