venerdì 27 febbraio 2009

L’Associazione musicale Suoni in libertà Cultura, arte e musica dal 1996


L’associazione “Suoni in libertà”, vera istituzione nel panorama culturale ed artistico della città di Eboli, nasceva, nell’anno 1996, da una intuizione di alcune persone; Dario Amaltea, Silvio Nunziata, Luigi Nobile, Berniero Bardascino e Giovanni Del Vecchio che, uniti nell’avvertire l’esigenza di dare una svolta al processo costruttivo della musica ad Eboli, pensarono di fondare una Associazione; “Suoni in libertà”, che potesse impostare una adeguata piattaforma per tutti i gruppi di Eboli e rivendicare, con voce più ampia e decisa, l’urgenza di una Sala Prove Comunale da realizzare nel minor tempo possibile.
Tra le più “forti” iniziative organizzate dall’associazione per promuovere la sua identità liberale,
l’incontro con un personaggio controverso della storia recente d’Italia: Renato Curcio e la proposta
di cittadinanza onoraria ad una donna coinvolta in processi politici e sociali di natura destabilizzante: Silvia Baraldini!
Ma lo spessore organizzativo di Suoni in Libertà non si spegne certo in queste pur importanti
iniziative, tra le manifestazioni più rilevanti, infatti, figura Feedback, evento divenuto, anno dopo anno dopo anno, un vero fenomeno della cittadina ebolitana che per 4 anni ha calamitato sul nostro
territorio il meglio della musica indipendente italiana e svariati artisti di assoluto valore. Tra i tanti
nomi si ricordano Marlene Kunz, 99 Posse, Daniele Silvestri e tanti altri. Tra le molteplici provocazioni “volute” dai responsabili dell’associazione, si ricorda con simpatia la distribuzione
di preservativi sotto il palco di Feedback che causò non pochi problemi di ordine pubblico
per la protesta decisa di alcuni personaggi del mondo politico e sociale che si ribellarono a questa iniziativa. Nell’anno 2002 “Suoni in libertà” ha visto realizzarsi uno dei suoi obbiettivi maggiori: la realizzazione della sala prove comunale per tutti i gruppi emergenti ed esperti che avevano l’estremo bisogno di trovare un luogo dove dare sfogo alla propria passione!
“Suoni in libertà”, però, non ha avuto solo la musica come argomento sul quale impegnarsi, la cultura e la solidarietà, infatti, hanno camminato di pari passo alla musica in ogni periodo. Un esempio di impegno culturale e solidale allo stesso tempo fu la pubblicazione del libro di poesie di un personaggio cittadino emarginato dalla società per i suoi tanti problemi personali ed umani;
Antonio Belardo! Questo figlio sventurato della città di Eboli incontrò estreme difficoltà nel suo percorso di vita, difficoltà che lo portarono ai margini della società. Proprio nel ricordo di Belardo, Dario Amaltea, nostro interlocutore per questo articolo, ci racconta un anedoto che mai prima di adesso ha raccontato pubblicamente; il particolare si riferisce ad un momento critico per la
vita di Antonio, fase nella quale si ritrovò in un letto di ospedale con pochissime speranze di recupero….
In quel momento di grave pericolo, si materializzò una figura a dir poco miracolosa per la vita del
povero Antonio; un giorno, come dal nulla, comparve nella stanza di ospedale il signor Benito Ingenito, persona stimata dalla stragrande maggioranza degli ebolitani, nonché valido editore del “Giornale di Eboli” che, mosso da un evidente senso di solidarietà e dall’esigenza di trovare un rimedio ai problemi di un essere umano, convinse Antonio a seguirlo presso un centro
di accoglienza per disagiati gestito magnificamente da Padre Enzo Miceli nel comune di Battipaglia.
L’impegno attuale dell’associazione “Suoni in libertà” è tutto rivolto alla gestione della sala
prove comunale, impegno affidato al socio Gianni Belmonte che, con maestria e competenza, riesce
a garantire la funzionalità di un luogo preposto ad accogliere i gruppi di Eboli e di cittadine limitrofe.
“Suoni in libertà”, inoltre, vanta al suo attivo corsi di apprendimento per strumenti musicali, organizzazioni di serate letterali, approfondimenti culturali e tanto altro.
Uno dei particolari che il Presidente Dario Amaltea tiene ad evidenziare è la costante presenza, nel
direttivo, dei gruppi o dei singoli artisti più concretamente impegnati in ogni periodo nel quale l’associazione si è impegnata: l’esempio pratico di come “Suoni in libertà” sia stata
piattaforma dei tanti artisti affermati di Eboli sono i ruoli determinanti avuti da gruppi come Yumma-re, nei loro primi approcci al mondo della musica, Alibia, Yres… fi no ai giorni attuali dove a “guidare” e farsi “Guidare” c’è l’ennesimo artista di livello indiscusso : Gianni Belmonte!
Questo sistema ha anche consentito la nascita, ad Eboli, di ulteriori associazioni alle quale fanno
capo personaggi cresciuti con “Suoni in libertà”, tutto ciò non può far altro che bene, sottolinea Amaltea, perché tra i primi obbiettivi dell’associazione, anche oggi, vi è la possibilità di collaborare con tutti i soggetti impegnati nel mondo della musica e della cultura in genere, per dare vita ad un nuovo corso di creatività e fermento artistico nella città di Eboli.

Giuseppe Avigliano

Nessun commento: