lunedì 25 gennaio 2010

UOMMENE&TAMBURE - ICATT AL CENTRO DI UN PROGETTO





Il progetto pilota che vede coinvolti i momentaneamente detenuti dell'ICATT di Eboli, uomini che hanno allestito uno spettacolo permanente itinerante. Uomini che hanno trovato in altri Uomini… il Regista salernitano\ebolitano Pino Turco ed il noto fotografo ebolitano Paolo Garofalo, delle persone qualificate e con una immensa passione, capaci di trasmettere loro dei valori e degli stimoli che vanno oltre ogni limite della positività!
Tutto deriva da Mamma Napoli, uno spettacolo dell'attore Emiliano de Martino che ha portato all'amore per il teatro alcuni ragazzi momentaneamente ospiti dell'ICATT di Eboli.
'O cunto d''o quatto'e coppe (il racconto del quattro di coppe, una carta di nessun valore ma di cui non puoi fare a meno se vuoi giocare) è il titolo dello spettacolo preparato da Uommene & Tambure il gruppo di momentaneamente detenuti in un progetto che li aiuta a diventare attori. Non è semplice rieducazione. E' un progetto di vita.
Un progetto dal quale hanno preso spunto Pino Turco e Paolo Garofalo per creare un ulteriore spettacolo insieme ai ragazzi dell’Icatt di Eboli; il lavoro non ha dei caratteri di leggerezza e semplicità, fattori che avrebbero reso tutto molto più facile…. Ma vuole andare nel cuore di una storia vera accaduta tanti anni fa nelle campagne della Basilicata e che ha dei contenuti davvero importanti. La storia è quella del treno 8017 che, ad oggi, risulta essere il più grande disastro ferroviario europeo e si materializzò nella notte tra il 3 ed il 4 Marzo del 1944 a Balvano.

La squadra di ragazzi dell' icatt che, nell'ambito del progetto "uommene e tambure" si occupa del treno 8017 è composta da ragazzi che provengono dai luoghi da dove sono partiti i viaggiatori del treno e che vogliono raccontare la storia del treno a modo loro: GENNARO, EDUARDO, GIOVANNI, LELLO, RENATO, RAFFAELE, ENZO, MASSIMO, DANIELE, PEPPE, TONINO, BRUNO, SIMONE, VINCENZO, ADRIANO recitano i testi, MASSIMO e CIRO hanno costruito un modellino del Treno 8017, TONINO ed EDUARDO (& molti altri) cantano la canzone che PINO ha dedicato a queste persone.
In sostanza, con l’ausilio importante di Vincenzo Esposito, docente di Antropologia Culturale all'Università degli Studi di Salerno che ha permesso la divulgazione di massa di questa triste pezzo di storia della quale molti eravamo allo scuro, Pino Turco, Paolo Garofalo ed i ragazzi dell’Icatt, hanno avviato una serie di spettacoli itineranti che li ha visti protagonisti in vari teatri, in primis l’Augusteo di Napoli ed il piccolo teatro nel Quartiere di Scampia all’interno dell’opera Don Guanella saggiamente diretta dal grande sacerdote Don Aniello Manganello.
I ragazzi, grazie a Pino, Paolo, ma anche grazie all’impegno e la fiducia dei responsabili della struttura Icatt di Eboli come la direttrice; Dott\sa Rita Romano, alle assistenti sociali Caleca e Garofalo, grazie a tutti gli agenti, veri e propri angeli custodi e grazie al provveditore Dott. Tommaso Contestabile, hanno riscosso un grande successo di pubblico per la qualità dello spettacolo e per i contenuti di profondo significato umano e sociale che hanno saputo interpretare con immensa e lodevole passione.
“Quei seicento morti, ignorati dal potere, pesano sulle coscienze di tutti, soprattutto su quelle di chi non ha mai fatto nulla per rendere loro un doveroso omaggio.”
Oggi, grazie a dei ragazzi pieni di vita e vogliosi di riscattarsi dalle trappole della vita, non vi sarà più silenzio per quelle vittime……
Anche questo può essere un esempio per tutti noi…. Grazie a Pino, Paolo e, soprattutto, a tutti i ragazzi dell’Icatt!

Cosimo Avigliano

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