martedì 26 maggio 2009

STORIE

( Brevi cenni di memoria estrapolati dal libro “Frammenti di vita” dell’autore Cosimo Avigliano Senior nato ad Eboli il 14 Gennaio 1931 )

UMBERTINO L’IMBIANCHINO
Umbertino era un imbianchino più conosciuto con il nome di “Libertino”, questi era un triestino trapiantato ad Eboli e lavorava alla giornata…quando c’era lavoro!
Qualcuno lo considerava uno scansafatiche perché lo si vedeva sempre in giro malandato, camminava quasi sempre sui talloni e, pare, calzasse delle ciabatte. Questo Umbertino era un bevitore di vino, in quell’epoca ve ne erano tanti come lui, un giorno, mi ricordo, fui sgridato da mia madre perché giocavo con una scala molto alta con dei gradini molto larghi…quella scala era di Umbertino ed era la perché il proprietario l’aveva impegnata a causa di urgente bisogno di denaro.
Libertino aveva un estremo bisogno di soldi, tanto che un giorno si improvvisò muratore c’erano dei lavori in piazza “a fora a porta” e lui si presentò malandato al capomastro che, per pietà, lo ammise ai lavori. Tanti amici di Libertino accorsero per spiare come se la cavasse il loro compagno, ma dopo un po’ lo videro ritornare mesto sui suoi passi con un’aria molto triste… quando fu chiesto ad Umbertino il perché di quel broncio, la risposta fu che al capomastro non era piaciuto il modo di lavorare del triestino malandato e, dunque, al piccolo imbianchino non rimase che tornarsene a casa ancora senza un buon lavoro!

Cosimo Avigliano Senior

Nessun commento: