martedì 6 luglio 2010

PREFERISCO L'ENOTECA


13 marzo 2010. Ho la febbre.
Mi è venuta perché ieri sono stato in discoteca: troppa gente. Il virus era l’unico che poteva permettersi di ballare.
Movida salernitana. Sono circa le due di notte. Parcheggiamo l’auto. Non prima di aver fatto il giro di un palazzo almeno trenta volte. Ci incamminiamo a piedi “A me mi fanno male i tacchi”
“A me fa male ‘a panza”
“Io ho sonno!”
Ora, siamo di fronte a una discesa. “Ma siamo sicuri? A me pare…” “Ma è questa la genialità dei proprietari, dare valore a un posto che fino a ieri serviva come parcheggio auto” fa eco la mia amica fashion.
“Se lo avessero lasciato garage, ci risparmiavamo i trenta di giri di palazzo e venti euro di benzina”.
La musica ci assale. Penso che non dovrò bere, altrimenti chi la fa la salita dopo? Paghiamo venti euro a testa ed entriamo. “Ora so come si sente il tonno in scatola” “Cosa?!” “No, niente, ho fatto una battuta…” “Cosa hai detto?!!” “Dicevo…” “Ah?!!!” con una mano le faccio segno di non preoccuparsi.
Adesso capisco, pensavo: «Come garage, non era remunerativo, potevano starci si e no, 20 macchine, invece…»
C’erano più di 500 persone lì sotto « A 20 euro?». Fumavano anche: la zona industriale di Milano in quel momento mi sarebbe apparsa come una beauty farm.
«Ma questi del palazzo non dicono niente?, mah»
Avrei voluto anche ballare, ma non potevo muovere un’unghia. Il dj era appiccicato al muro come una gomma da masticare. Mi controllavo il portafogli ogni due secondi, ma più della rapina, temevo di essere morto: di stare nell’anticamera dell’inferno ad attendere la mia destinazione. Anche se peggio di quello, non riuscivo ad immaginarmi niente. Avevo solo dei dubbi, più che altro pensieri confusi «…» o ipotesi?
14 marzo 2010
Tragedia Si indaga sulle cause. Forse impianto non a norma Strage in un locale al Tuscolano
quattro morti in un incendio Quattro morti, due uomini e due donne: è il tragico bilancio di un incendio divampato nella notte in un locale da ballo in via Cappadocia, al Tuscolano. Diversi i feriti, ricoverati all'ospedale San Giovanni. Le cause della strage sono ancora da accertare: si indaga sul rispetto della normativa antincendio. L'incidente chiude una giornata di controlli a tappeto nei luoghi della movida.
A Testaccio, venerdì notte, i carabinieri hanno chiuso la discoteca «Glamour» dove sono stati trovati 9oo avventori invece dei 99 previsti dalla licenza.
In via di Monte Giordano è stato controllato il «Cocktail bar wine garage» dove, oltre a precarie condizioni igieniche nei bagni e nella cucina, gli investigatori hanno riscontrato la presenza di lavoratori irregolari.
In via di Santa Maria dell'Anima, invece, è toccato al «Bibamus»: qui è saltata fuori la mancata richiesta di autorizzazione per l'impianto di videosorveglianza e la mancanza dei cartelloni che indicano il divieto di fumo nel locale.
Dopo il TG “Me sagliut’ ‘a freva!”

Gino Ciaglia

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