domenica 18 gennaio 2009

IL MESTIERE DI VIVERE…..



Che i periodo sia caratterizzato da una preoccupante crisi non sono certo io a scoprirlo e nemmeno mi sento autorizzato ad ingombrare con il mio inchiostro le migliaia di pagine riservate a questo triste argomento di attualità.
A questa crisi generale, però, si associano degli atteggiamenti reattivi da parte di alcuni personaggi di sicuro prossimo avvenire che riescono ad alleviarci, anche se per un istante, la tensione ed hanno il potere di “restituirci” il dono di un sorriso.
La vicenda alla quale mi riferisco appartiene, come spesso capita quando si tratta di notizie del genere, alla voce del popolo, una curiosità, quindi, ancora non del tutto verificata, ma che, considerato il momento critico, desta, comunque, un interesse abbastanza diffuso.
Il fatto riguarda uno scaltro signore, neo pensionato, che, in barba ad ogni sentimento di avvilimento, beffando i richiami dell’ozio e dell’immobilismo cronico si è letteralmente inventato un nuovissimo mestiere; Lo Sciacallo dei distratti!
Questa nuova forma di attività ( non ancora professionale….ma redditizia), si basa proprio sul concetto di superficialità di molti giocatori nel verificare le proprie possibilità di vincita sul gioco dei “gratta e vinci” e sui biglietti del lotto!
Certo, a, molti di noi può sembrare impossibile che si possano verificare tali “sciocchezze” da parte di chi investe comunque denaro per ambire ad una vincita, ma il dato di fatto è che questo ignoto signore ( il quale sarà sicuramente infastidito dall’attenzione rivolta alla sua “scoperta”), in poche settimane di intensa attività è riuscito a recuperare, sempre in base al racconto di radio popolo, una ingente somma di denaro semplicemente “rivisitando” i biglietti “gratta e vinci” e “ricontrollando” i numeri giocati al lotto e finiti nella spazzatura!
Il sistema è molto semplice; basta riuscire ad accedere ai cestini dei rifiuti situati nelle tabaccherie e ricevitorie del lotto o nelle apposite rivendite di “gratta e vinci”, sistemare tutti i “ricchi” rifiuti in appositi cartone accuratamente contrassegnati con nome dell’attività e via ove essa risiede, “visitare” quanti più esercizi possibili in orario di chiusura e, una volta a casa, cominciare a grattare e controllare i biglietti nel modo più scrupoloso possibile!
Tutto molto semplice e, a volte ( soprattutto quando si trova qualcosa), molto divertente, come lavoro credo sia davvero niente male, certo, essere considerati degli sciacalli non fa certo piacere a nessuno, infatti è questo l’unico impedimento per molti di noi, ma il periodo di crisi è davvero nel suo momento topico, la gente gioca ancora di più per coltivare la speranza di sottrarsi alle ristrettezze di questa dannato periodo, quindi, aumenta anche la percentuale di “scelleratezza umana” che permetterebbe agli sciacalli dei distratti di portare avanti questo loro progetto di vita ( momentaneo) e, magari, aprirebbe anche le porte ad un eventuale riconoscimento di tale categoria nelle figure professionali del settore “sciacallaggio”….. D’altronde, quante vincite non ritirate ritornano nelle casse dello stato e vengono investite per chissà quale incentivo alla classe politica o qualcosa di simile???
Il lavoro, oggi, è diventato un miraggio…. Se si riesce ad inventarselo che male ci può essere???
Buon lavoro a tutti, sciacalli e non!

Cosimo Avigliano

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