sabato 24 gennaio 2009

I MERITI DELL’OASI NEL DESERTO

A volte un cittadino qualunque, uno che non vuole interessarsi di politica, non aspira a nessun ruolo nella società, non ha bisogno di nessuna vetrina, non insegue sue personali traguardi… insomma, uno qualunque, si trova spiazzato a sfogliare le pagine dei soliti giornali di cronaca locale e accorgersi che la realtà che lui, cittadino qualunque, è abituato, suo malgrado, a vivere non viene descritta e rappresentata come lui è costretto ad accettarla…..
Il concetto può sembrare di complicata concezione, ma è uno di quei malesseri più diffusi nel cittadino medio che provoca più rabbia e stupore di tante altre ilarità che si possono trovare tra le righe della sempre più “allegra” cronaca locale.
Giocare a fare gli eroi in qualche articoluccio gentilmente “offerto” dallo pseudo giornalista o pubblicista che dir si voglia di turno è fin troppo facile, a volte è anche giusto sottolineare quanto di buono una persona riesce ad esprimere….. lo fa anche il sottoscritto con immenso piacere quando riesce a cogliere qualche buon frutto dalla pianta del merito di alcuni….ma quando quei meriti proprio non ci sono, quando si ha la faccia tosta di provare a prendere in giro il lettore comune, il cittadino qualunque alludendo a vere e proprie “sciocchezze”, approfittando di un sassolino spostato per vantarsi di aver trascinato una montagna…. Beh, allora il disagio, la rabbia, lo sgomento, l’indignazione del cittadino qualunque di cui sopra…. Non può essere che una logica conseguenza!
Onde evitare di essere troppo vago e considerato il fatto di sapere perfettamente a cosa mi riferisco, porto come esempio la situazione attuale, ma cronica, di un quartiere di Eboli, la zona più complicata ed abbandonata del nostro territorio…. ( Forse non è consigliabile stilare una classifica del degrado perché potrebbe esserci di peggio…. Vedi San Nicola Varco….).
Il quartiere o Rione in questione è la tanto “odiata”, da ogni amministratore, zona 167, attualmente denominato Rione Pescara, una zona nella quale sembra difficile, anzi, impossibile avviare qualsiasi progetto di riqualificazione urbana e produttiva, un grande quartiere abbandonato da anni alle sue disgrazie, un luogo dove si continua a speculare sui disagi di tanti residenti, dove esistono, ma non esistono, organi competenti per la prevenzione ed il recupero del disagio dei giovani, dove esistono, ma non esistono, organi competenti per il sostegno agli indigenti, dove esistono, ma non esistono, organi competenti per il controllo e la salvaguardia del territorio, dove esistono, ma non esistono, politici eletti grazie alla fiducia ed alla speranza di chi continua a sopravvivere in un luogo ostile e, a volte, invivibile!
E’ da un po’ di tempo che sulle pagine delle cronache locali continuano ad apparire articoletti che descrivono alcuni interventi effettuati nel quartiere come grandi opere capaci di dare finalmente una svolta alla zona, righe su righe di elogi a strani personaggi che, all’improvviso, diventano paladini di una questione mai affrontata sul serio per via di sudditanze, amicizie importanti, ecc, ecc.
Il cittadino qualunque, quello che, comunque, non si distrae dalla realtà, sa bene che un oasi nel deserto non può essere fonte di proclami festosi, lo sa perché, vivendo in quel quartiere, ha modo di costatare il nulla che continua a circondarlo, ha modo di verificare costantemente il disinteresse per i grandi problemi della zona, ha modo di accorgersi della scarsissima illuminazione, del degrado di troppi frazioni, dell’abbandono di troppe strutture, dell’inutilità di tante altre strutture, dell’assenza effettiva in strada di pseudo organi deputati a farlo per via di protocolli di intesa ed accordi morali, dell’immobilismo di organi creati per onorare le cause del quartiere ed, invece, continuano a latitare occupando, con abuso morale, strutture del comune che potrebbero essere destinate a soggetti ben più volenterosi……
Il cittadino qualunque sa bene che uno sviluppo commerciale ed urbano sarebbe il vero miracolo in quel deserto di civiltà… un deserto dove un bar, un chiosco, un alimentari e qualche officina…. Non possono determinare in modo favorevole il presente ed il futuro della zona, ed allora è anche più che normale che si possa seriamente arrabbiare di fronte alle belle parole scritte sulle pagine della cronaca locale per santificare uno o più soggetti per l’attivazione di un semaforo che giunge con secoli di ritardo, per un intervento di manutenzione sul manto stradale effettuato solo dopo svariate denunce da parte di cittadini qualunque, ecc, ecc.
I meriti sono qualcosa di facile da raggiungere se si ha a disposizione l’amicizia di un “compare” che ha la fortuna di scrivere su di un giornale, la cosa molto più difficile è essere onesti con se stessi e con i cittadini che non riescono a seguire certe dinamiche e si fidano di persone alle quali hanno delegato certe funzioni… essere onesti con il territorio, con la città, con chi ha il diritto ad abitare in un quartiere curato e sul quale si progettano soluzioni e non abbandono!
Ben vengano tutti gli sforzi da parte di ognuno, ma per carità, che nessuno abbia lo sciagurato coraggio di arrogarsi meriti che, di certo, non ha e non avrà fin quando non sarà indipendente da tutti e da tutto!

Cosimo Avigliano

Nessun commento: