domenica 18 gennaio 2009

STORIE

( Brevi cenni di memoria estrapolati dal libro “Frammenti di vita” dell’autore Cosimo Avigliano Senior nato ad Eboli il 14 Gennaio 1931 )

Nel 1939, frequentavo la terza elementare, avevo otto anni e ricordo che in quell’anno ci fu la morte di Papa Pio XI al quale successe Papa Pacelli. La disgrazia che più mi colpì, però, fu la sciagura aerea che privò Eboli di un grande uomo capace di raggiungere i gradi di capitano a soli 32 anni e di diventare capitano di una squadriglia acrobatica.
Lino Calabrese morì il 5 giugno del 1939 mentre volava nel cielo di Lonate Bozzolo, tante volte aveva sorvolato i cieli di Eboli, sua città del quale andava fiero.
Ricordo che i suoi funerali furono imponenti, la carrozza funebre era guidata da Don Ciccio Merla in persona, erano rare le volte che non si affidava al suo fidato “Pisciotta”, e quella era una di quelle occasioni. Il feretro fu osannato dai più valenti uomini e dai gerarchi fascisti del luogo, vi era il segretario del partito, il federale di Salerno, Bochiccio e tanti ufficiali in alta uniforme.
Io e tanti altri bambini ci arrampicammo su una lamiera para acqua del Palazzo Panico per vedere il triste spettacolo, riconobbi il mio medico curante, Dott. Imparato, il farmacista e tanti altri ebolitani.
Il Capitano Calabrese fu sepolto nel cimitero di Eboli ed ancora oggi, anche se un po’ dimenticata, la sua tomba illumina il cimitero cittadino

Cosimo Avigliano senior

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