domenica 18 gennaio 2009

L’AVVOCATO DELLE CAUSE PERSE


2048
Jonny tornò ad Eboli, dopo aver fatto fortuna in America. Lasciò la sua terra quaranta anni prima, quando ancora prendeva il latte dal biberon. Il suo sogno era sempre stato quello di tornare, un giorno. E finalmente quel momento tanto atteso stava per arrivare. Con la sua Chevrolet svoltò allo svincolo autostradale di Eboli: disse masticando fra i denti. Svoltò a sinistra e percorse la strada in direzione del centro. Jonny (Giovanni, per gli amici di infanzia) notò una certa familiarità con quelle strade, quei profumi, quei luoghi che per tanti anni aveva potuto soltanto sognare. Ma fu all'approssimarsi di rione S. Giovanni che quella corrispondenza d'affetti si sarebbe improvvisamente sfasciata. Superata una prima rotatoria, Jonny si trovò sull'imbocco di una seconda, più grande. E dal finestrino, alla sua sinistra scorse un tripode...un trespolo...un ciclope a tre piedi! Chiese al navigatore satellitare: “Cos'è questo?” e l'aggeggio di ultima generazione fece una ricerca istantanea. “This is O2, opera avveniristica di Alfonso Vocca. Welcome to Eboli.” Dubitò Jonny, ma continuò il suo cammino. Passò per Viale Amendola, fiancheggiò Piazza della Repubblica e si spinse fin Piazza Borgo. Al centro della piazza una bocca nera, che emetteva scarichi di marmitta, introduceva ad un parcheggio sotterraneo. “E cos'è questo?” chiese Jonny. Non gli sembrava vero che un angolo cruciale della sua vecchia Eboli fosse stato deturpato per affittare quattro box auto del cavolo ai ricchi del quartiere.
Era stanco e decise di rifugiarsi in alto, dove sempre andava a prendere il fresco da bambino: sopra L'Ermice. Lasciò l'auto poco più in giù e fece quattro passi. Al quinto, un forte sussulto lo assalì: dove era la fontana? E dov'era quel luogo discreto, sospeso fra la città e la collina? Cos'era quel muro, quelle ringhiere di ferro, quel cemento? Un belvedere di nome, una sciagura di fatto. Salì, si affacciò e scorse il dorso nudo di Eboli. In tasca aveva un biglietto di ritorno per gli USA. Avrebbe voluto stracciarlo una volta tornato nel suo paese. Adesso, invece, lo stirava fra le mani. Sarebbe ripartito presto, e stavolta per sempre.
Giuseppe Avigliano

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